Settimana Librosa 2. # 1
Vediamo se quest'anno riesco ad essere un po' più regolare con la rubrica della settimana in libreria (forse potrei direttamente trasformarla in Mese in libreria, dati gli arretrati!).
Intanto condivido con voi una foto che mi è piaciuta tanto! Mio fratello e sua moglie, che sono giornalisti, sono attualmente in India: zaini in spalla, stanno facendo un lungo viaggio nel sud del paese. Invidio il loro spirito di adattamento e la voglia di avventura (io..che sono pigra e viaggio solo con un buon libro in mano). Tra i tanti scatti che mi hanno spedito, questa settimana scelgo questo! Mucche sacre sulla spiaggia.
Torniamo ai libri!
Dopo Jojo Moyes ed il suo ultimo romanzo (recensione) , ho appena finito di leggere Una levatrice a New York di Kate Manning.
Romanzone liberamente (molto liberamente) tratto da una storia vera, racconta la vita di una donna irlandese nella New York dell'800: dall'infanzia poverissima, alla triste condizione di orfana separata dai fratellini, all'apprendistato come levatrice e quindi alla "fama" come donna che aiuta le donne, di ogni classe sociale, a partorire e non solo (il controllo delle nascite e l'aborto, all'epoca chiaramente clandestino, sono argomenti centrali nella narrazione). Il libro mi è piaciuto..a metà! Presto la recensione.
Cosa leggerò? ci sono due titoli freschi freschi in ballo, uno è appena sfornato davvero, si tratta del romanzo di esordio di Valeria Ancione, La dittatura dell'inverno, appena pubblicato da Mondadori, una storia che mi incuriosisce anche per l'argomento trattato.
"Tu sei fatta per correre e ogni tanto fermarti a prendere fiato" dice a Nina suo marito Michele, che la conosce bene, la ama e con lei ha avuto cinque bellissimi figli e aperto una piccola catena di librerie. Nina è così, una donna che corre, come e più di tutte, tra la famiglia multicolore cui ha dato vita e la famiglia allargata dei clienti, che nella Tana di Michele, la libreria più speciale, possono anche gustare le sue crostate squisite e il suo tè profumato. Ma Nina ha freddo, perché è sopraggiunto l'inverno, con gli abiti pesanti, gli impegni a ogni ora, la negazione della luce, che induce al nascondimento, al proibito... L'inverno è una dittatura che la attanaglia, le accende il desiderio del sole sulla pelle, di una libertà dai molti ruoli che tutti si aspettano che lei interpreti senza sbavature. È così che Nina va in piscina a nuotare, solo l'acqua intorno come in uno scampolo d'estate. E lì conosce Eva: nemmeno trent'anni, un corpo vibrante, occhi affamati di felicità. Eva è coraggiosa e originale, è dolce e capisce tutto al volo. È una donna, non c'è nulla di male a diventarne amica, a vedersi nei ritagli di tempo... Fino a che un sentimento immenso, imprevisto e imprevedibile, sorge tra loro con la forza di un'onda che non si può arginare. E mentre l'inverno porta con sé molti altri turbamenti, tanti incontri che la fanno sentire viva e insieme mettono in discussione ogni equilibrio, Nina cerca di guardarsi dentro, di capire che cosa vuole davvero...
L'altro è pure recente, mi è stato regalato ed è l'ultimo romanzo di Lars Kepler, dal titolo Nella mente dell'ipnotista, edito da Longanesi e sequel del famoso romanzo capostipite della serie con l'ispettore Joona Linna.
Si chiama Erik Maria Bark ed è l'ipnotista più famoso di Svezia. È a lui che si rivolge la polizia quando un testimone è sotto shock e non parla. Adesso c'è un paziente che ha bisogno di lui: Björn è l'unico a sapere cos'è successo veramente in casa sua, cosa è accaduto a sua moglie, Susanna, e quali siano le tracce che lui stesso ha inavvertitamente cancellato. Sa tutto, ma non riesce a ricordare. E Björn deve ricordare, in fretta. Perché Susanna è solo l'ultima vittima di un killer che sta terrorizzando Stoccolma e che presto colpirà di nuovo. Il killer osserva, assedia. Filma tutto e invia il video alla polizia, come per sfidare le forze dell'ordine. Poi entra in casa, insegue le vittime stanza dopo stanza, e uccide. Perché è la morte in persona, e ha la certezza di essere inafferrabile. Erik Maria Bark è l'unica persona in grado di scovare, nella mente di Björn, degli indizi che permettano di fermare la strage. Quello che Erik non sa è che durante l'ipnosi emergeranno dei dettagli che lo riguardano. Dettagli del suo passato. Dettagli incriminanti. Quello che Erik non sa è che l'unica persona che si fidava di lui, l'unico poliziotto capace di raccogliere la sfida del killer, non può più aiutarlo. Il poliziotto si chiama Joona Linna ed è scomparso nel nulla da un anno. È stato dichiarato morto dalle autorità. E l'ipnotista deve affrontare da solo l'orrore che si annida nella sua stessa mente.
E voi? cosa leggete? conoscete questi libri? li leggerete?
Quello della Ancione ce l'ho anche io e sono molto curiosa di leggerlo.
RispondiEliminaL'altro non so...già L'ipnotista mi era piaciuto ma non lo avevo adorato quindi per ora credo di passare visto i tantissimi, troppi libri che ancora attendono di essere letti! :)
Io ho una certa "passione" per Joona Linna, peraltro L'ipnotista non è il mio preferito fra i romanzi della serie.
RispondiEliminaSarebbe bello leggere qualcosa in contemporanea...mannaggia a me che mi sono sparata Nicholls a Natale!
Mi sa che mi butta sull'Ancione :)
"Nella mente dell' ipnotista" sarà il mio prossimo acquisto, ma si può leggere da solo o è il continuo di quello precedente" L' ipnotista"?
RispondiEliminala serie di Joona Linna è composta da romanzi auto conclusivi ma con un filo conduttore comune; secondo me ti conviene leggerli in fila!
Eliminabaci
Anch'io, come Daniela, passo per quanto riguarda Lars Kepler. Per adesso ho tra le mani uno dei meravigliosi libri di Kate Morton, L'ombra del silenzio. Poi passerò a La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone e, infine, Noi di David Nicholls perché saremo già alla data fatidica di inizio del Gruppo di Lettura sul blog!
RispondiEliminaAh, la Morton, bellissima! due anni fa ne ho fatto una full immersion (se non la conosci e ti piace il genere ti consiglio anche Rachel Hore). Lorenzo Marone invece non lo conosco..
EliminaUna levatrice a New York ce l'ho anche io e spero di iniziarlo presto perchè amo molto i romanzi della collana Neri Pozza/ Beat :)
RispondiEliminaE' vero Lucrezia, Neri Pozza non delude (quasi) mai! grazie di essere passata. Baci xxx
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