Recensione: Dente per dente di Francesco Muzzopappa (Ediz. Fazi, 2017).
Qualche giorno fa mi sono trovata a scegliere una nuova lettura dopo aver terminato un romanzo sotto molti punti di vista piuttosto impegnativo. La mia amica e bibliotecaria preferita, Lea (blog Due lettrici quasi perfette), mi ha consigliato un libro che, mi ha promesso, mi avrebbe fatto molto ridere. Ecco come è iniziata la mia avventura con Dente per dente di Francesco Muzzopappa, che oggi vi racconto assieme a Lea in una delle nostre recensioni a blog unificati.
"Un libro che ti farà ridere". Questa la premessa.
Lo ammetto, ero scettica, temevo il romanzo non rientrasse nella mia comfort zone e che più che farmi ridere mi avrebbe annoiata. Il problema è che io amo le persone che mi fanno ridere, ma ho una sorta di blocco di fronte alla comicità sulla carta stampata (anche al cinema non me la cavo benissimo); Sono il tipo che si commuove e piange come una fontana se ha il libro giusto tra le mani o in sala cinematografica, ma se devo ridere, ahimè, al massimo mi esce un sogghigno tipo iena, e più gli altri si sbellicano, più mi innervosisco e mi annoio. Mi sento più a mio agio quando leggo storie corpose e drammatiche (i classici mattoni), e la trama di questo romanzo non prometteva, per me, nulla di buono.
Lo ammetto, ero scettica, temevo il romanzo non rientrasse nella mia comfort zone e che più che farmi ridere mi avrebbe annoiata. Il problema è che io amo le persone che mi fanno ridere, ma ho una sorta di blocco di fronte alla comicità sulla carta stampata (anche al cinema non me la cavo benissimo); Sono il tipo che si commuove e piange come una fontana se ha il libro giusto tra le mani o in sala cinematografica, ma se devo ridere, ahimè, al massimo mi esce un sogghigno tipo iena, e più gli altri si sbellicano, più mi innervosisco e mi annoio. Mi sento più a mio agio quando leggo storie corpose e drammatiche (i classici mattoni), e la trama di questo romanzo non prometteva, per me, nulla di buono.
Se Roma ha la GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna), Bologna il MAMBO (Museo d'Arte Moderna BOIogna) e a Napoli c'è il MADRE (Museo d'Arte contemporanea DonnaREgina), a Varese hanno pensato bene di inaugurare il MU.CO (MUseo d'arte COn-temporanea). Qui, a detta dei critici, sono esposte le peggiori opere dei più grandi artisti contemporanei. Tra le altre, un orribile Warhol, un Dall terrificante, due drammatici Magritte e un Duchamp inguardabile. Leonardo ci lavora da tre anni. È un'assunzione obbligatoria: ha perso due dita in un incidente e insieme alle dita anche i sogni. Ha solo una grande certezza: si chiama Andrea, una ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce e, soprattutto, non fa sesso. Non fa sesso con lui, però, perché Leonardo, sul punto di farle la sua proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con un altro. Da quel momento, la sua vita va in pezzi. Alla disperazione più nera, tuttavia, segue la vendetta. Leonardo decide di rifarsi su Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. Li infrange tutti, sistematicamente, uno dopo l'altro.
Ecco, sono qui per dirvi che questo romanzo, che si legge velocemente e con piacere, mi ha fatto ridere fino alle lacrime, senza pudore e pure in presenza di allibiti testimoni.
Non si tratta di un libro che colpisce per la trama articolata o per la credibilità dei personaggi, questo no, ma Muzzopappa fa centro con un' ironia dissacrante e un umorismo nero in grado di strappare una risata anche al lettore più difficile.
Irriverente nel raccontare il piano di vendetta "Virile e Vendicativo" di un uomo sfortunato (diciamo pure sfigato, rende meglio) e pure cornificato dalla cattolicissima fidanzata, una che non vuole concedersi prima del matrimonio, ma in realtà non resiste al primo belloccio di turno, una che regala statue della Vergine Maria e ha due genitori incredibilmente ricchi, bigotti e "parvenu", tanto per inquadrare il tipo.
Infrangere in pochi giorni i dieci comandamenti: ecco la vendetta del nostro protagonista. Tra tentativi di bestemmie, pennuti implosi (o esplosi? mi sorge un dubbio), statue della Vergine messe nel forno, alberi in fiamme e altre amenità, Muzzopappa propone il romanzo più politicamente scorretto della storia. Sagace, dissacrante, blasfemo, ma mai greve: non è il mio genere, ma diverte parecchio.
"Non sono cattivo. Non lo sono mai stato.
Ma questo vuol dire che ho molti arretrati. E ora intendo giocarmeli. Tutti".
Il mio momento preferito: la cena con i futuri suoceri. Tutti i vezzi di una certa Italia ricca, ignorante e beota, concentrati in alcune pagine esilaranti.
"E che ne dici di quelle anfore dipinte a mano? Queste non le avevi ancora viste...
Incantevoli (mento, con grazia).
Arrivano da Napoli. Risalgono al terzo o quarto o nono secolo prima o dopo Cristo, o qualcosa del genere. Erano destinate al Museo di Capodimonte. Ho allungato una piccola mancia a chi so io e ora sono qui. Tanto i terroni non sanno nemmeno cos’è, un’anfora (ride).
Però, dico, che tradotto vuol dire cazzo.
Ti dico la verità, aggiunge, a me non piacciono neanche, ma fanno status.
Fanno status, certo".
Un romanzo perfetto per qualche ora davvero spensierata. In allegria.
E ora correte a leggere il pensiero di Lea, lo trovate qui!
E ora correte a leggere il pensiero di Lea, lo trovate qui!
Genere: Porgi l'altra guancia?
Pagine: 218.
Secondo me, è veramente difficilissimo far ridere su carta.
RispondiEliminaE Muzzopappa, con quella trama scema che piace, molto, è davvero in gamba. Sicuramente recupererò altro, ché l'estate sa deprimermi e di ridere, quindi, non ho mai abbastanza. :)
Anche qui si cerca la sana risata! E io sono davvero una che leggendo ride pochissimo, non posso che ringraziare la nostra Lea per la dritta!
EliminaIo ho messo quattro! Dai ...l'amico Ivan li vale tutti.
RispondiEliminaComunque ci siamo proprio divertite a leggerlo.
Bravo Muzzopappa.
E ora ti metto una fila di smile.
:-)
lea
Senza di te non lo avrei mai letto, felice di averlo fatto e di essere uscita dalla mia comfort zone (ovvero quella dei mattoni!). Bacio e molti smile! ;)
EliminaUn libro che si fa notare per la copertina e, a quanto leggo, anche per l'ironia. Non lo avevo preso in considerazione ma, dopo la tua recensione, devo ricredermi :)
RispondiEliminaAnna, è un libro che fa ridere, a prescindere dalla trama scemotta, come dice Ink, e dai personaggi . Nei momenti down o dopo un libro impegnativo va benissimo.
EliminaCiao Tessa, sono contenta che, come promesso da Lea, ti abbia divertita assai-assai!
EliminaEd allora lo leggerò anch'io, che non abbiamo bisogno un po' tutti di ridere un po'?
Non ricordo, ma se non l'hai già letto ti consiglio : Divorziare con Stile di D. De Silva (autore che sto rivalutando).
Divertente, a tratti demenziale, ma a pensarci bene centra i tic e le bassezza umane ... facendo divertire ed a tratti proprio sbellicare dalle risate.
Un saluto ed un buon fine settimana, ciao!, Marina