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Recensione: Jalna di Mazo De La Roche (Saga dei Whiteoak, primo volume); Ediz. Fazi, 2019.

I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l’indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa...


Buongiorno Lettori, oggi, qui al mare dove sono finalmente approdata, è una giornata uggiosa e finalmente trovo il tempo di parlarvi di Jalna, primo volume di una corposa saga famigliare, ben sedici volumi nell'edizione originale, frutto della penna dell'autrice canadese Mazo De La Roche.


Fazi Editore, da sempre impegnato nella riscoperta di grandi serie letterarie ancora poco conosciute nel nostro paese, dopo il successo dei Cazalet e della famiglia Aubrey, ci propone la Saga della famiglia Whiteoak, pubblicata in lingua inglese tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento con enorme successo. 

Jalna, dal nome della città indiana in cui i capostipiti dei Whiteoak si sono conosciuti e innamorati, è una grande tenuta nella regione canadese dell'Ontario, dove tre generazioni di Whiteoak, dall'inossidabile quasi centenaria nonna Adeline, al più giovane dei nipoti, il piccolo Wake, convivono, non sempre pacificamente, dividendosi tra il lavoro della terra, l'allevamento del bestiame e la conduzione della dimora signorile che è il cuore pulsante della proprietà. 

"Innumerevoli soli avevano illuminato con la loro luce calda i Whiteoak, impegnati a mangiare con vigoroso appetito, a discutere animatamente e a bere considerevoli quantità di tè concentrato".

Questo primo volume, come potete leggere dalla sinossi, si focalizza sulla vita nella tenuta e sui membri della famiglia. Si tratta quasi di un capitolo introduttivo, in cui ciascuno dei personaggi è tratteggiato nell'aspetto, nel carattere, nei piccoli vezzi e nelle virtù, con un umorismo brillante che è il tratto distintivo e che più mi ha colpita dello stile di Mazo De La Roche. 

Chiassosi, sanguigni, inclini a risolvere le diatribe menando le mani e a lasciarsi trasportare dalle emozioni più che dalla ragione, soprattutto in amore, i Whiteoak non hanno l'apertura mentale e la propensione artistica degli Aubrey, né la disciplina e il pudore dei Cazalet, ma possono contare su una inesauribile energia vitale e su una vena ironica davvero travolgente. 


"I Whiteoak non si mettevano a filosofeggiare sulla vita, e non c’era emozione che fosse troppo logora o antiquata da non poterla esprimere e vivere con intensità e abbandono."

Le loro vicende, in questo primo capitolo, si svolgono quasi interamente entro i confini di Jalna, che assume, fin dalle prime pagine, un ruolo centrale e vivo nella narrazione. La proprietà rappresenta per i Whiteoak la sicurezza, il calore e la stabilità: è il luogo il cui le generazioni passate hanno coronato il loro sogno e costruito solide radici. 

"E Jalna cos'era? La casa, lui lo sapeva bene, aveva un'anima. Ne aveva udito i sospiri, i movimenti nella notte.."


Jalna, con la sua natura mozzafiato, è un giardino dell'Eden che protegge ma può anche soffocare: i suoi confini, quasi impenetrabili, sono chiusi in entrata quanto in uscita. Nemmeno il flusso impetuoso della Storia sembra poterne varcare i cancelli. Eppure, due giovani Whiteoak sono pronti a gettare il cuore oltre l'ostacolo e sono decisi a portare a Jalna le proprie innamorate. Il risultato sarà la rottura di un sottile equilibrio e di un isolamento durati fin troppo a lungo.

"Alayne era cresciuta in una casa dove regnava la pace, in un nido di colombe; ora si ritrovava scaraventata nel bel mezzo di una famiglia dove la discordia assumeva toni feroci e lo scherno sconfinava nello schiamazzo, e ne era sconcertata".

In Jalna si mescolano amori, intrighi sentimentali degni di una soap opera, scene di vita domestica spesso esilaranti e personaggi indimenticabili (primo fra tutti, nonna Adeline, appetito robusto, salute di ferro, scoppi d'ira e irrazionalità intervallati da improvvisi colpi di sonno e plateali richieste d'affetto). Il tutto presentato con elegante leggerezza e uno stile pieno di ironia che risulta, a quasi un secolo dalla prima edizione, incredibilmente moderno. 

Un romanzo che si legge con piacere, assolutamente consigliato.

Genere: Una famiglia canadese.
Pagine: 384.

Voto:







Commenti

  1. L’ho iniziato sabato pomeriggio e sono già a metà! Concordo con ogni parola che hai detto: un romanzo moderno, nonostante gli anni che si porta sulle spalle! E poi nonna Adeline... che a me ricorda tanto la Bacci!

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    1. Adeline e il pappagallo: momenti di comicità impagabile! Forse è proprio l'umorismo a rendere il romanzo così moderno, nelle parti più "soap/romance" si intuisce il peso degli anni, ma la sensazione si stempera subito...con una battuta o un dialogo brillante.

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  2. Ho un problema enorme con le saghe familiari, ma ogni volta, eppure, mi affascina leggerne...

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    1. Di questa può far paura la numerosità dei volumi, ma questo singolo romanzo, ti assicuro, si legge che è un piacere ;)

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  3. Mi sono lanciata anche io in questa nuova avventura, nonostante il considerevole numero di volumi che compongono la saga. Devo ammettere che mi è piaciuto molto leggerlo e, soprattutto, è impressionante la facilità con cui si arriva all'ultima pagina. Certo, lo si può considerare una sorta di introduzione/presentazione, ma ammetto che ho grandi aspettative per il prosieguo :)

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    1. Anche io! E vedo che abbiamo avuto proprio le stesse sensazioni durante la lettura!

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  4. Ho letto con vero piacere questo primo volume della saga e devo dire chi mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ci presenta i protagonistri di "Jalna". In una dimora dove il tempo sembra essersi fermato , c'è tanta vita "dietro le porte chiuse" e le passioni, i dubbi, i sogni sono fedeli compagni di viaggio di questa famiglia che sicuramente conquisterà il cuore dei lettori :)

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    1. La leggerezza e i personaggi mi hanno conquistata, l'unica perplessità è che ho in mano tutta la serie in edizione francese (mia cugina l'ha letta anni fa) e vedo che ogni volume racconta una storia a sé , senza un ordine cronologico. Forse avrei preferito una cosa alla Cazalet, con l'evoluzione delle vicende. Vedremo!

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  5. Letto e amato! Concordo con tutto quello che hai detto. Ora spero solo che arrivi presto il volume successivo! ;)

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    1. Considerando la quantità di volumi...ne avremo per i prossimi anni :) Spero Fazi abbia pietà di noi. Grazie di essere passata, un bacio.

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  6. Letto e amato. Una bella storia, anche se datata assolutamente attuale. Ironica, ben scritta, affascinante e coinvolgente. Non vedo l'ora di leggere tutti gli altri :-)
    Un abbraccio

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  7. Buongiorno, scusate ma gli altri quando escono? Come si intitolano?

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