Delusioni libresche. Due romanzi che non sono riuscita a terminare.
Ebbene sì, cari Lettori, nell'ultimo periodo il cestone delle delusioni è tornato a riempirsi! In realtà, come sapete, mi capitano periodicamente momenti in cui sono particolarmente schizzinosa, letterariamente parlando. Momenti no, in cui cestino romanzi come se non ci fosse un domani, alla ricerca della lettura giusta, quella che, fin dalla prima pagina, mi prenderà per mano e mi aiuterà a superare il momentaneo blocco della lettrice. Alcuni dei libri che in preda al "furore" del lancio, finiscono inopinatamente nel cestone, godono in seguito di una seconda chance, e spesso vengono rivalutati alla grande (sì, lo ammetto, una notte ho buttato la Ferrante - sacrilegio!- che qualche mese dopo mi ha incantata con la sua Amica Geniale); altri, invece, sono destinati all'oblio.
Oggi vi parlo, molto brevemente, di due romanzi che non avranno una seconda possibilità. Diciamo che pur non avendoli terminati, mi sono fatta un'idea abbastanza precisa, e no, non fanno per me. Chiaramente, non avendoli letti per intero, non si tratta di vere e proprie recensioni (e sono pronta a cambiare idea..se mi assicurate che che mi sono persa la parte migliore!).
Il primo titolo è 📘 Oltre l'inverno, ultima fatica di Isabel Allende, autrice che in passato ho molto amato.
Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all'inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l'inverno. E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell'alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l'hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza. La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l'obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici. Un incidente d'auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.
Tanta, troppa, carne al fuoco e un intreccio narrativo alquanto improbabile, caratterizzano questo romanzo, in cui, alle storie personali, molto tragiche, dei tre protagonisti, si aggiunge un risvolto "giallo" che poco si amalgama con il resto della trama. C'è un cadavere da far sparire durante una tempesta di neve, sinceramente un espediente narrativo inutile e forzato, e poi malattie, lutti, crimini e violenze di ogni tipo. Peccato, perché come potete leggere dalla sinossi, i temi portanti, ovvero l'immigrazione e l'amore dell'età matura, sono attuali e potenzialmente interessanti.
Con tutto l'affetto che nutro per l'autrice cilena, questa volta proprio non ci siamo.
Il secondo titolo è 📗 Vorrei incontrarti ancora una volta di Kate Eberlen. Un romanzo che è piaciuto a molti e che è stato presentato come il nuovo "Un giorno" (l'amato, commovente, tragico One day di David Nicholls).
Dicono che il destino, come un abile prestigiatore, decida chi entrerà nella nostra vita. E per Tess e Gus, due diciottenni desiderosi di cogliere tutto quello che il futuro ha da offrire, il destino si presenta sotto forma di un incontro tanto casuale da essere indimenticabile. In una calda mattina estiva, nella basilica di San Miniato al Monte a Firenze, i loro sguardi si incrociano per la prima volta. È questione di un attimo fugace. Qualche parola sussurrata nel silenzio. Un sorriso rubato, forse promessa di un domani insieme. Ma le loro strade si dividono con la stessa fugacità con cui si erano sfiorate. Tess è costretta a crescere prima del previsto: abbandona il suo sogno di diventare una scrittrice per prendersi cura della sorellina. Gus finisce intrappolato in una vita che non gli appartiene rinunciando all’arte che ama tanto. Entrambi sono andati avanti e sembrano essersi lasciati alle spalle quell’estate toscana. Eppure, il destino nel corso del tempo li fa incontrare di nuovo. Sempre per brevi istanti di silenziosa perfezione dove tutto torna a essere possibile. Poi, li allontana di nuovo. Fino a quando, un giorno di molti anni dopo, sono di nuovo là dove tutto è cominciato. Oggi come allora, a separarli qualche metro di distanza. Una distanza che forse non è più incolmabile. Perché le loro sono due vite parallele con un unico destino: incontrarsi per sempre. Un romanzo che segna l’esordio prorompente di Kate Eberlen sulla scena letteraria internazionale.
Attratta da sempre dall'idea romantica che ci siano persone destinate ad amarsi e ritrovarsi in barba al destino, al fato avverso, e chi più ne ha ne metta, mi sono imbarcata nella lettura di questo romanzo, che purtroppo è risultato, a mio gusto, piuttosto superficiale e noioso. Non sono riuscita a creare nessun legame affettivo con i due protagonisti, che spesso mi sono parsi molto immaturi ed egoisti (Tess pure un po' antipatica, a dirla tutta). Un romanzo forse troppo giovanile per me, e con qualche cliché di troppo.
Ho lasciato che il destino facesse il suo corso...abbandonando il libro nel cestone e senza troppi rimpianti!
E voi, avete letto questi romanzi? Vi sono piaciuti? Volete provare a farmi cambiare idea?!
Non ho intenzione di farti cambiare idea e anzi, mi tengo ben lontana da questi due titoli.
RispondiEliminaTra me e la Allende già da un po' non c'è più feeling e per quanto riguarda il secondo romanzo boh, ma non ho tempo di appurare.
un saluto da Lea
Non credo ti piacerebbero, ci sono tanti altri libri da leggere!! Bacio..
EliminaPer fortuna, non sono mai entrati nella mia WL!
RispondiEliminaDiciamo che il primo proprio non sarebbe nelle tue corde, se un po' ti conosco; il secondo potrebbe fregare per il rimando a One day. Io ci sono cascata!
EliminaIo ho provato a leggere qualcosa della Allende soltanto una volta: il libro in questione è "L'amante giapponese" (non so se magari tu hai avuto modo di cominciarlo....). E, bé, ho interrotto la lettura a pagina 40 o giù di lì, annoiata da pazzi e sopraffatta da quel fiume incessante di parole in piena!). Immagino che farò bene a tenermi alla larga anche da "Oltre l'inverno", nonostante la trama promettente.
RispondiEliminaCiao! Allora, L'amante giapponese l'ho letto e...non mi era dispiaciuto, questo è mooolto peggio! Però ti consiglio di provare i vecchi romanzi dell'autrice, La casa degli spiriti in primis. Sono passati anni da quando li ho letti, ma ne ho un bellissimo ricordo.
EliminaNon conosco questi romanzi ma fai bene a interrompere una lettura che non ti coinvolge. Noi lettori abbiamo il diritto di non finire un libro, inutile perdere tempo :)
RispondiEliminaE' un diritto di cui mi avvalgo spessissimo!! Grazie di essere passata :)
EliminaCiao Tessa, che peccato per la Allende! Ho molte aspettative per questo romanzo, anche se sono rimasta "indietro" di due o tre romanzi suoi è una scrittrice che ho amato e amo molto, quindi credo che comunque lo leggerò per farmene un'idea mia. Tutti conoscono e amano (giustamente) "La casa degli spiriti", ma il suo romanzo che preferisco è "D'amore e ombra", l'hai letto? Una delle letture più belle della mia vita, e non credo che fosse solo perché avevo vent'anni - a distanza di tanto tempo (ma taaaanto) lo ricordo ancora, vivido come se l'avessi letto ieri. Il secondo invece non lo conoscevo e neanche mi ispira, non mi piacciono molto le storie d'amore "giovanilistiche", che poi sono forzatamente tragiche e drammatiche e si trascinano e...
RispondiEliminaUn bacio da Eva
Ciao Eva. Bello D'amore e ombra, l'ho adorato anche io, come ho amato quasi tutti i romanzi della Allende. I più datati li ho letti tutti. Fra i più recenti mi è piaciuto L'amante giapponese, mentre ho abbandonato Il gioco di Ripper. Questo,purtroppo, proprio non mi ha preso! Baci.
EliminaChe peccato, non avendoli letti non posso dirti nulla, se non che spero tu sia più fortunata la prossima volta.
RispondiEliminaSto leggendo l'ultimo romanzo di Catherine Dunne e mi sta piacendo. Questa volta sono stata fortunata! Grazie di essere passata.
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