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Recensione: Il mistero di Oliver Ryan di Liz Nugent (Ediz. Neri Pozza, 2014).

Oggi vi parlo di un romanzo che ho appena finito di leggere, Il mistero di Oliver Ryan, un libro che ho davvero apprezzato molto.
Oliver Ryan è un uomo sicuro di sé. Unisce, come dice Michael, suo amico sin dai tempi dell'università, "un'avvenenza poetica" a modi compiti e riservati. Una combinazione irresistibile per le numerose ragazze da lui sedotte in gioventù, quando se ne andava in giro come un divo del cinema coi suoi completi di lino e gli occhi scuri da bel tenebroso. Una combinazione irresistibile anche per tv e media dublinesi, che fanno a gara per averlo nei talk show e sulle pagine delle riviste patinate. Oliver Ryan è, infatti, uno scrittore famoso, uno dei più noti autori irlandesi di libri per bambini. Come sovente accade agli uomini di successo, ha una compagna dolce e carina: Alice, che illustra magnificamente le sue opere, ma rifugge le luci della ribalta ed è così schiva che non vuole nemmeno rivelare che l'illustratrice dei volumi di Vincent Dax - il nom de plume di Oliver - è sua moglie. Una sera di novembre del 2011, dopo una cenetta deliziosa a base di tajine di agnello, roulade con i lamponi e Sancerre, accade l'irreparabile. Nella casa della coppia, situata nell'elegante Pembroke Avenue, Oliver picchia così selvaggiamente Alice da ridurla in coma... un corpo inerte disteso per terra, la testa e il tronco curvi come un punto interrogativo. La notizia fa subito il giro di tv e giornali. Com'è possibile che il carnefice dell'illustratrice sia proprio Vincent Dax? Lo scrittore venerato da un ampio pubblico per i suoi modi cortesi e per l'irresistibile fascino della sua persona?

Cinico, tagliente, acuto, questo romanzo d'esordio di Liz Nugent mi ha affascinato. 
Solo poche settimane fa ho recensito  Il ragazzo in soffitta, di Pupi Avati (qui), un noir incentrato su un tema particolare, quello della nascita di un "mostro", di una persona che si macchia di crimini efferati. Mostri si nasce o si diventa? 
Anche il romanzo della Nugent racconta la vita di un "mostro",Oliver Ryan, partendo dalla ricostruzione minuziosa e corale dei tanti eventi concatenati che conducono al dramma. Sono molti, infatti, i personaggi che, capitolo dopo capitolo, raccontano la propria verità su Oliver, persone che hanno subito il fascino subdolo e manipolatore del protagonista, testimoni in una specie di processo immaginario, in cui Oliver è l'accusato, ma anche un lucido testimone.
Il crimine commesso? L'aver picchiato selvaggiamente, e senza apparente motivo, la moglie Alice, donna devota e silenziosa, vittima senza voce di una intricata vicenda che inizia nella cattolicissima Irlanda degli anni '70, dipanandosi fino ai giorni nostri.
Chi è veramente Oliver Ryan? Lo scrittore di libri per l'infanzia celebrato dalla critica e amato dalle donne? Il marito freddo e manesco? Il fidanzato troppo ambizioso per assumersi le proprie responsabilità o il bambino malvestito e cresciuto con un disperato bisogno d'amore e approvazione?
Oliver Ryan come Samuele Menczer, del romanzo di Avati, sono destinati ad essere diversi (e forse cattivi) ancor prima della nascita, a causa di famiglie d'origine che costituiscono già da sole una condanna? Ai lettori la sentenza.
Liz Nugent non ha lo sguardo indulgente e pietoso di Pupi Avati, sceglie un taglio quasi giornalistico e distaccato; Oliver ci viene raccontato e si racconta in modo lucidamente spietato, non chiede e non evoca nessuna simpatia, il risultato è un noir deliziosamente crudele, in cui cattiveria, amore, bugie, tradimenti e perbenismo si mescolano sapientemente.
Un noir intelligente, con un finale inaspettato. Da non perdere.

Genere: Segreti, bugie e cattiverie.
Pagine:223.
Voto:
 e mezzo

Commenti

  1. Già in lista, come gran parte dei romanzi Neri Pozza... ma ora lo voglio di più. Mannaggia. :)

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  2. Quest'estate i Neri Pozza sono stati decisamente vincenti! (come sempre).

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  3. Compro Neri Pozza ogni volta che posso! Questo va diretto in wishlist.

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  4. Risposte
    1. ovviamente lo leggerò :D

      ps
      ti ho nominata! http://librintavola.altervista.org/tag-la-staffetta-dellaffetto/

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