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La mia settimana librosa 3.#10. Libri, mare, bagagli.

Buongiorno Lettori! sono approdata nella mia amata Liguria, che per me è "casa", dato che qui sono cresciuti entrambi i miei genitori. Spero di godermi un po' di mare e tanti libri!
In un giorno e mezzo di spiaggia ho visto molta gente parecchio abbronzata (lampade o eterni weekend al mare?), ho sentito molti gossip e ritrovato le stesse facce di sempre, purtroppo non ho beccato nemmeno un Lettore, nessuno e-reader, nessun tascabile, nessun "romanzo dell'estate". Che sia un brutto segno?
Vi saprò dire.
Intanto torniamo a noi. Dall'ultima puntata ho letto e recensito:
-La terza moglie di Lisa Jewell, ottima lettura da sotto l'ombrellone, tanto per rimanere in tema. La mia recensione qui.
-Il treno per Tallinn di Arno Saar, un giallo classico che consiglio a tutti. La mia recensione qui.
-Beate noi di Amy Bloom, la storia picaresca (e anche tenera) di sue sorelle molto diverse, nell'America degli anni '40. Consigliato, qui trovate il mio pensiero.
-Una specie di felicità di Francesco Carofiglio, un romanzo "ni" di un autore che in passato mi ha dato grandi soddisfazioni. Peccato.
Ho letto Nel nome di mio padre di Viveca Sten, un giallo nordico che fa parte di una serie e che presto vi racconterò.
Ho iniziato e cestinato (o sospeso la lettura a data da destinarsi) parecchi libri negli ultimi 10 giorni. Colpita e affondata da un grave blocco della Lettrice. Ne hanno fatto le spese Terra inesplorata di Lin Enger, romanzo di formazione noir, non male, ma troppo cupo e un po' lento, l'ho lasciato dopo averne letto metà, una cosa che mi succede raramente, ma proprio non riuscivo ad andare avanti, troppo buio, troppo gelo, troppa neve. L'ho messo in stand by.
Cestinato forever, invece, Tre volte noi di Laura Barnett, una storia alla sliding door, che prometteva grandi emozioni. Sinceramente l'inizio è anche carino, ma l'idea di rileggere la stessa vicenda d'amore in tre versioni differenti (come sarebbe andata se si fossero baciati, e se invece fossero stati troppo timidi o se, per loro somma sfortuna, avessero entrambi mangiato pasta al pesto con tanto aglio?), mi ha presto frenata. No, in questo momento sono troppo malmostosa perchè la vicenda mi incuriosisca.
Vi risparmio altri romanzi gettati dopo poche pagine.

Sono felice di annunciarvi che il blocco è sparito appena ho avuto tra le mani un libro che ho desiderato tanto in questi mesi; si tratta di Tutte le donne di, di Caterina Bonvicini, che mi sto veramente gustando!
È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un mondo: c’è la madre e c’è la sorella, ci sono la moglie, l’ex moglie e l’amante, la figlia adulta e la figlia adolescente. Il vuoto che lascia un uomo può diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale, indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l’una all’altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un’inattesa complicità, una solidarietà finora sconosciuta. Forse solo così la lontananza di Vittorio può diventare un’occasione per guardare le cose in modo nuovo. In questa commedia ironica e spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può svelare all’improvviso un lato che agli altri sfugge. Caterina Bonvicini torna con un romanzo che è un piccolo capolavoro di stile. Un affresco in cui ogni particolare vive di luci e di ombre. Una storia appassionante in cui l’assenza di un uomo dà finalmente voce alle donne della sua vita. Tutte le donne di è un libro sull’amore, sulla famiglia, sulle sovrastrutture che la società impone. Perché sentirsi liberi di essere se stessi è una lunga conquista, che può arrivare quando meno te l’aspetti.

Che romanzi ho portato con me al mare e new entry in Libreria.
Mai come in questi ultimi due anni mi sono resa conto di quanto l'ereader abbia cambiato la mia vita di lettrice. I nostri (noi famiglia) esodi estivi sono sempre stati fantozziani assai, tra animali, bagagli sempre più pesanti e voluminosi e ultimamente, ahimè, apparecchi elettromedicali ingombranti. Un tempo io avevo una valigia interamente dedicata ai libri. La scelta dei romanzi per l'estate iniziava settimane prima della partenza, che poi, se sceglievi male, erano dolori! poi c'erano i romanzi già letti che portavo a mia cugina. Una quantità di spazio e fatica notevole. I romanzi digitali hanno veramente rivoluzionato il sistema di lettura in vacanza, non qualitativamente, ma quantitativamente. Sono partita col mio kobo bello carico, per non parlare di tutti i titoli stipati in cloud. Questo non escluderà sortite nell'unica libreria di questo ameno posticino, qualche buon cartaceo da regalare e regalarsi, ma l'ansia da valigia di libri, almeno quella, non c'è più!
Non so che cosa leggerò dopo la Bonvicini, ma vi segnalo due omaggi di CE che ho prontamente preparato nel kobo.
Tra le infinite cose di Julia Pierpont, omaggio di Mondadori.

Kay ha undici anni quando rientra a casa e il portiere del palazzo le consegna un pacco: «Per mamma» dice, prima che le porte dell'ascensore si chiudano. Ancora in corridoio, Kay si rigira la scatola tra le mani e fantastica che sia un regalo per il suo compleanno. Non c'è niente di male a dare una sbirciatina. Ma quando la apre, la scatola contiene solo carta, tanti fogli ammucchiati come biglietti della lotteria: "Cara Deborah, questa lettera riguarda Jack ... Ho cominciato ad andare a letto con tuo marito a giugno dell'anno scorso…", mail su mail, parole vergognose e seducenti. Kay chiude la scatola, entra in casa facendo finta di niente. Cosa c'entrano tutte quelle cose con la sua vita? Un segreto bruciante per una ragazzina. Quando il fratello Simon, quindici anni, arriva a casa, Kay lo chiama in camera sua e gli consegna la scatola. Simon legge, un foglio dopo l'altro: grazie per ieri … quando hai premuto la mia mano sul tuo collo… legge fino a quando ne ha abbastanza. Schiaccia i fogli nella scatola, solleva il mento e grida: «Mamma!». Crash! La vita della famiglia Shanley va in frantumi. Con un incipit vertiginoso Julia Pierpont ci racconta quello che accade agli adulti – a Jack, un artista di grido, e a sua moglie Deb, che si è lasciata alle spalle una carriera di ballerina per dedicarsi ai figli e al matrimonio – quando scoprono di non conoscere affatto la persona che amano e capiscono che la loro vita non è per niente quella che avevano immaginato di vivere. E cosa accade ai ragazzi quando fronteggiano l'immensa libertà del mondo degli adulti che li esclude e li rende furiosi, e con quella libertà fanno i conti a modo loro, con le vite che nonostante tutto vanno avanti.

La valle delle bambole di Jaqueline Susann, omaggio di Sonzogno.

Le tre ragazze, che arrivano dalla provincia americana, approdano a Manhattan per cercare fortuna. E, a loro modo, la trovano: una recita nei musical di Broadway, un’altra lavora nella pubblicità, la terza riesce a sposare un attore-cantante famoso. Poco per volta, però, la buona sorte le abbandona. E allora, per tirare avanti, l’unica consolazione restano le “bambole” ovvero, nel gergo di quegli anni, le pasticche che servono a trovare un po’ di pace o di eccitazione. Finché anche quelle non si trasformano in uno strumento di autodistruzione… Pubblicato nel 1966, La valle delle bambole di Jacqueline Susann fu uno dei più clamorosi casi editoriali della letteratura americana, arrivando a vendere nel mondo oltre 30 milioni di copie (come Via col vento). Al grande successo contribuiva l’aura scandalosa di una prosa che metteva in scena, con linguaggio schietto, storie d’amore e di sesso, ma che, soprattutto, intercettava i cambiamenti nei costumi di massa. L’autrice era un’esordiente non più giovanissima, eppure incantava poiché riusciva a toccare, con voce autentica e senza autocensure, i temi brucianti della vita delle donne: il piacere, il lavoro, l’amore, il matrimonio. Non è dunque strano che oggi figure influenti come Gloria Steinem e Lena Dunham abbiano incoronato il libro di Jacqueline Susann come un classico della cultura pop. Un classico che oggi, a cinquant’anni di distanza, ha ancora molto da dire.

Vi lascio con due cartacei che ho messo nello zainetto e che intendo leggere durante queste vacanze. Sono i romanzi che mi ha regalato Lea, una delle Due lettrici quasi perfette, quando ci siamo incontrate a Verona, qualche mese fa. Quelli non potevo proprio lasciarli a casa!

                                                                                                                                                                                                                          
Alla prossima!

Commenti

  1. Che bello vedere che hai portato i miei due libri! Buone vacanze e buone letture. Francamente in QS casi si può dire...w l' e-reader!
    Baci Lea

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    1. I tuoi libri non potevo certo lasciarli soli a casa!!
      bacio xxx

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  2. Che bello, mare e libri sono un'accoppiata vincente :)

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  3. Ciao Tessa! Per riprenderti da queste delusioni potresti provare L'ombra della Montagna, il seguito di Shantaram che avrai sicuramente letto. Io me lo stavo"covando"nel comodino da Natale in attesa del momento giusto per iniziarlo, con il timore che non fosse all'altezza del precedente e invece, arrivata a quasi metà posso dire: Bello bello bello! Struggente, duro, avvincente... Già penso a quanto mi mancherà quando sarà finito anche se la mole mi consola :) Buone vacanze!

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    1. Sai che il romanzo è nel mio ereader da mesi!? come te ho il timore che non mi piaccia quanto il primo. Mi rincuora questo tuo commento, lo leggerò presto! Grazie :)

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  4. Ciao Roby!
    Torno con molto piacere nella tua libreria. Mi piacciono tutti i libri che hai messo in valigia, in particolare "Tutte le donne di" è un sogno che spero di coronare presto, mentre "Tra le infinite cose" credo di averlo già segnato in WL (se così non è, lo farò subito).
    Aspetto tue notizie di queste letture che sono sicura ti terranno buona compagnia.

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    1. Ciao :) Ti farò sicuramente sapere come procedono queste letture. Per ora sto leggendo la Bonvicini, sono a metà e mi piace molto; la sua ironia tagliente mi conquista sempre! baci xxx

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  5. Ciao Tessa, scrivi anche dal mare, brava così non fai in tempo a mancarci :-)
    Per me Liguria vuol dire Cervo,meraviglioso paese, molto caratteristico.
    Il treno per Tallinn dopo la tua recensione non ho potuto fare a meno di richiederlo, ti farò sapere e fremo dalla voglia di leggere Beate noi, mi hai taanto incuriosita.
    Buona vacanza e buone letture in spiaggia.

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    1. Grazie Cuore! per me Liguria da sempre è questo paese (Santa Margherita) che mi ha rubato il cuore fin da quando ero bambina. Un bacio.

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  6. La Bonvicini è un toccasana! Goditela e goditi queste vacanze!!

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    1. Grazie, speriamo di godere un po' il mare quest'anno. La Bonvicini, di sicuro, me la sto godendo alla grande!

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  7. Buongiorno Roberta, buone vacanze!! Sapere che sei in Liguria mi fa venir voglia di prendere un treno per venire a trovarti, caspita, quando mi ricapita di averti a portata di mano!!!!! sono contenta che la Bonvicini ti stia conquistando :-) non mi resta che augurarti buone letture e buona tintarella!!!! baciotti

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    1. Ti aspettoooooooo! speriamo un giorno di poter combinare :) bacio!

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  8. Buongiorno Tessa, e buone vacanze!
    La Liguria è una regione che conosco poco, ma quel poco che ho visto mi ha affascinato! Spero di poterla visitare meglio in futuro.
    Molto interessanti le tue letture, sono soprattutto curiosa del tuo giudizio su Ann Tyler, una scrittrice che io amo molto.
    Spero che ti faccia piacere, ti ho nominata qui:
    http://evapalumbo.blogspot.it/2016/07/tag-la-vita-segreta-di-una-bookblogger.html
    So che non sei solita fare tag ma questo è relativo alla "vita di una bookblogger", e siccome tu sei una delle book blogger che seguo e ami do più...
    Un abbraccio e buon mare!

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    1. Ciao Eva, cheers!!
      scusa il ritardo con cui rispondo, ti ringrazio dei complimenti e del tag :) appena posso lo scrivo e posto! Un bacio.

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  9. Ciao Tessa e buone vacanze! Ahhh noi liguri ci trovi già abbronzati perché non semttiamo mai di andare al mare, nemmeno di inverno! Se ci togli il mare, ci togli la vita. Letteralmente! Tante belle letture, sono curiosa di sapere cosa ne pensi di "La valle delle bambole", mi incuriosiva ma ..aspetto il tuo giudizio!

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    1. Ciao Paola, ti invidio molto il mare d'inverno (che amo particolarmente). Ti farò sapere come trovo La valle delle bambole. Intanto...un bacio :)

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  10. ultimamente perdo colpi ero convinta di aver commentato la tua settimana libro e invece nulla ... cavolo se ho bisogno di vacanza! goditi il mare Tessa! e leggi tanto.

    ps
    ho ritirato ieri sera il libro della morton è il prossima da leggere :)

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    1. Ahaha Chicca! sapessi quanti colpi perdo io!
      Fammi sapere come trovi la Morton!

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