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Recensione: Beate noi di Amy Bloom (Ediz. Fazi, 2016).

Oggi cercherò di raccontarvi la mia esperienza di lettura del romanzo Beate noi (titolo originale, Lucky Us) di Amy Bloom, recentemente pubblicato da Fazi Editori.
Beate noi è un libro che non mi aspettavo, che all'inizio ho davvero faticato a capire, ma che poi, una volta entrata nel mood, mi ha totalmente catturata. È stato un po' come andare sulle montagne russe: ho avuto momenti in cui la discesa mi pareva inaffrontabile (ed ero pronta, prontissima, a scendere e far volare il libro nel cesto delle delusioni), ed altri, a distanza di poche pagine, in cui invocavo un altro giro e pure un bastoncino di zucchero filato!
Tutto questo preambolo per dirvi che questo romanzo ha bisogno dei suoi tempi, è come un puzzle in cui non ci si raccapezza fino a quando non si è trovato e incastrato l'ultimo tassello. Allora, solo allora, si riesce ad avere una visione d'insieme e a chiudere perfettamente il cerchio.
Abbandonate le metafore ispirate, veniamo al romanzo.
L'incipit è fulminante:
"Quando la moglie di mio padre morì, mia madre disse che era il caso di metterci in macchina e andare a vedere se a casa sua ci fosse qualcosa per noi".
Lei, la narratrice, è una ragazzina e si chiama Eva. Siamo nel 1939 e la sua vita fino a quel momento è stata piuttosto ordinaria, fatta eccezione per un padre, attraente e squattrinato, spesso assente e una madre, cameriera, che, come possiamo dedurre, non è una principessa di savoir faire. Ma in Beate noi nulla è come sembra e l'esistenza ordinaria va in frantumi quando Eva si rende conto della doppia vita del padre, della bella casa dove lui abitava con la defunta moglie (legalmente sposata) e dove, spaesata, conosce la sorellastra Iris, bella, talentuosa e cresciuta negli agi.
Come ciliegina sulla torta, la mamma di Eva decide di andare a farsi un giretto e non ritornare mai più.
Eccole dunque, Eva e Iris, costrette alla convivenza ma impensabilmente affiatate. Eva, introversa, occhialuta, sempre con un libro in mano, Iris, bella, superficiale e con un grande sogno: Hollywood e il cinema. 
Ed eccole in viaggio, le due ragazze, dal cuore dell'Ohio a Hollywood, lontano da quel padre troppo spesso bugiardo e disonesto.
Un viaggio picaresco e strampalato, il loro, fatto di molte tappe e molti incontri. A Hollywood, Iris conoscerà una certa fama, scoprirà anche, durante una festa lesbo tutta opulenza, nani in turbante e belle figliole nude, la sua omosessualità, entrerà in un ambiente torbido, nel quale lei, ragazza di provincia, non ha alcuna chance di sopravvivere (lo ammetto, a questo punto sono stata tentata di mollare). Aiutate da un truccatore delle dive di origine messicana, Francisco, e riaccolto il padre, ormai al verde e a corto di bugie, Eva e iris attraversano di nuovo il paese e puntano a New York, dove intendono ricostruire una nuova vita.
È nella grande mela, spazzata dai venti di guerra, dalla diffidenza e dalla caccia alle spie tedesche, ma anche dai grandi contrasti sociali, che il destino delle sorelle si ingarbuglierà fino all'inverosimile, per poi giungere alla resa dei conti.
Iris, la bella, incontrerà il grande amore e in suo nome trascinerà la sorella più giovane in una serie di comportamenti sconsiderati, perfino inverosimili, lasciando quasi sempre che sia Eva a pagarne le conseguenze. Ed Eva, quella "non bella" delle due, quella che è rimasta nell'ombra della sorella, col naso nei libri ma nemmeno un soldo per finire il college, ad un certo punto diventa protagonista assoluta. È lei il sole di questa storia, la parte buona, lei quella in grado di arginare le falle che si aprono continuamente in una vita apparentemente per nulla fortunata. 
Fortuna ce n'è poca, se ci si ferma alla prima impressione, altroché Beate noi! É solo verso la fine che il significato del titolo mi si è chiarito. 
Beate, sì, Eva e Iris, fortunate, la prima di avere ogni volta la forza, il coraggio e la sfacciataggine di reinventarsi, la seconda di aver incontrato Eva, la sorella che non sapeva di avere e che le ha cambiato la vita.
Fortunate, in un modo tutto americano di concepire la vita, dove non è mai troppo tardi per ricominciare, per affrancarsi e ottenere perdono. 
Pensavo fosse un romanzo incentrato sull'amore fra sorelle, invece, messo a posto l'ultimo tassello del puzzle, ho capito che sono gli incontri, piccoli e grandi, avvenuti durante il viaggio ad essere protagonisti, a rendere Eva e Iris doppiamente fortunate. Sono le persone che ci accompagnano per tratti più o meno lunghi di strada, a fare la differenza. Francisco, la cantante jazz Clara, il piccolo Danny, la signora Torelli. Teneteli a mente, questi nomi, perché ciascuno di loro giocherà un ruolo importante nella storia che state per leggere.
Una storia fatta di quotidianità estenuante, di eventi buffi o drammatici, di lunghe lettere, di stralci di Storia vera e di tanta musica in sottofondo. Un labirinto dove a volte perderete l'orientamento, ma abbiate fede: alla fine, ne sarà valsa la pena.
Consigliato.
«Tuo padre dice che sei quella intelligente».
«Non quella carina», dissi. Ero mortificata.
«Oh, ma per quello basta un po’ di trucco», replicò lei.

Genere: On the road.
Pagine:276.
Voto: 
 

Commenti

  1. Mi piacciono sempre molto le tue recensioni. Ora so cosa aspettarmi e lo leggerò.
    un bacione da lea

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    1. Leggilo..così poi possiamo commentare e gossippare!
      bacio xxx

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  2. Ciao Tessa, una recensione che fa intuire il genere di lettura, potrebbe essere bello perdersi in questi viaggi descritti dal libro e riportati da te, ma sai, non mi convince, adesso non lo comprerei. Ho voglia di altre storie. Abbracci

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    1. Ciao Nunzia, è un libro che ha bisogno del suo momento. Se hai voglia di altre storie..serbalo per il futuro!
      baci!

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  3. Se prima avevo dei dubbi se acquistarlo o meno, ora non ne ho più! Credo faccia proprio al caso mio.
    Paola

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    1. Paola! i dubbi te li ho fatti venire io, temo. C'è stato un momento in cui tutta la storia mi pareva così strampalata che volevo mollare. Per fortuna non l'ho fatto!

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    2. Esatto! Colpa e merito tuo!

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  4. Ogni volta che vedo questo romanzo, la copertina, ne leggo la trama, resto sempre affascinata e, proprio per questo motivo, cercavo una recensione che mi aiutasse a prendere una decisione. Insomma, ci siamo, credo proprio che potrei dargli una possibilità!

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  5. Non so, m'ispira e non m'ispira. Lo segno, non a breve però. Ciao Tessa!

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    1. Ciao Cecilia. Aspetta il momento giusto, è un libro che esige i suoi tempi! baci.

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  6. Buongiorno Roby, storia particolare questa, mi è già capitato di leggere romanzi, non capire il "dove si vuole andare a parare" per poi comprendere tutto alla fine. Danno una soddisfazione pazzesca, ci si dice: fortuna che non ho mollato. :-)

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  7. Tessa cara, ho seguito su fb l'andamento di questa lettura, mi hai smontata e gasata, proprio come in questa recensione ben scritta in cui non hai fatto altro che alimentare la mia curiosità.
    La libraia che me l'ha consigliato ha precisato che si parla di guerra in modo alternativo grazie anche alle protagoniste particolari.
    Mi sembra però di capire che non sia propriamente una lettura da ombrellone...

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    1. Mi trovi estremamente d'accordo con il tuo pensiero: le persona che ci ruotano intorno hanno un ruolo importante per quanto riguarda il destino di ognuno, sceglierle bene è tutto a vantaggio nostro. Complimenti, bellissima recensione. A presto Frà

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    2. Cuore, diciamo che la guerra è solo un pretesto per raccontare certe situazioni personali. Non è sicuramente un libro sulla guerra. Secondo me ti piacerebbe!
      bacio xxx

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    3. Ecco ne ho da poco finito uno dove se ne parlava abbastanza, mi rincuori. Ti farò sapere, voglio leggerlo presto!

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  8. Ciao Tessa! Questo romanzo mi ha colpito da subito, appena ho ricevuto l' email dalla casa editrice ha attirato la mia attenzione ma qualcosa mi ha bloccato, non so dirti bene cosa. Ora leggendo la tua recensione i pochi dubbi che avevo sono stati eliminati e la voglia di leggerlo è aumentata. Inserito in wishlist appena riesco lo prendo in considerazione!

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    1. Ciao Rosa, come ho scritto, è un romanzo che ha bisogno del suoi tempi, quando ti sentirai pronta..mi farai sapere cosa ne pensi di Eva e Iris!

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