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Recensione: Nel nome di mio padre di Viveca Sten (Ediz. Marsilio, 2016).

Buongiorno lettori, come procede la vostra estate? Siete già in vacanza o state sudando in città? Io sono al mare costretta a casa da un vento di scirocco appiccicoso e umido con nubi che non promettono nulla di buono (ehm, questo succedeva ieri, quando ho iniziato a scrivere il post, oggi c'è un maestrale che porta via!). Quale migliore occasione per parlarvi di un romanzo giallo perfetto per l'estate?

Si tratta di Nel nome di mio padre di Viveca Sten; forse il nome dell'autrice vi suona famigliare: il libro fa parte di una serie intitolata I misteri dell'isola di Sandhamn, di cui vi avevo parlato qualche mese fa in questo post.
All'epoca ero convinta che il primo titolo tradotto in italiano, Il corpo che affiora, sarebbe rimasto anche l'unico e quindi, malgrado avessi trovato lo stile dell'autrice e i personaggi piacevoli, non mi ero sentita di consigliarlo caldamente. Alla luce dell'uscita di Nel nome di mio padre, che ci riporta a Sandhamn e ci fa incontrare nuovamente il biondissimo Ispettore Thomas Andreasson e la sua amica d'infanzia, l'avvocato Nora Linde, mi sento di riproporvi la serie, che è sicuramente degna di considerazione. 

In una buia sera di novembre, una ragazza di vent’anni scompare misteriosamente dalla piccola isola di Sandhamn al largo di Stoccolma, un paradiso naturale di spiagge e boschi, famoso per lo storico circolo velico e le regate, con un accogliente villaggio di case in legno che si affacciano sulle acque del Mar Baltico. La bella stagione è ormai finita, chioschi e locali sono sigillati con robusti lucchetti, e sull’isola è rimasta solo una manciata di persone, in attesa che le giornate si facciano più luminose. Dalla centrale di Nacka, l’ispettore Thomas Andreasson torna ai luoghi dell’infanzia per partecipare alle ricerche, complicate dall’infuriare di una violenta tempesta di pioggia e vento, ma è tutto inutile. Di Lina Rosén non c’è più traccia. Qualche mese dopo un gruppo di bambini, giocando nel bosco, scopre un sacco che affiora dalla neve. Contiene resti umani. Potrebbero appartenere a Lina? Anche Nora Linde in quei giorni si trova a Sandhamn con i figli. Il suo matrimonio è in crisi e lei ha bisogno di riflettere, ma i tragici eventi che scuotono l’arcipelago hanno il sopravvento. Ora sente di dover dare un contributo alle indagini, in nome dell’antica e profonda amicizia che la lega a Thomas; e in nome della sua innata curiosità di avvocato che non si accontenta di stare semplicemente a guardare. L’assassino potrebbe trovarsi ancora sull’isola e non sembrano esserci piste a cui aggrapparsi. A Thomas e Nora non resta che scavare nel passato e ripercorrere le storie di una piccola comunità che ha custodito per anni avvenimenti drammatici.

Questo nuovo romanzo, rispetto al precedente, è decisamente più strutturato nella parte "gialla", che ruota attorno alla tragica scomparsa di un'adolescente, mentre le vicende private dei personaggi ricorrenti, che pur hanno un ruolo importante nel racconto e costituisco il filo d'unione tra i vari titoli della serie, rimangono in secondo piano rispetto all'indagine. La narrazione alterna due piani temporali, presente e passato, e questo vivacizza il ritmo del romanzo, che è scritto in modo scorrevole e si legge piacevolmente fino all'ultima pagina.
Fra segreti, ripicche e gelosie vecchie cent'anni, Viveca Sten ci riporta in quell'arcipelago da favola, che già aveva vividamente descritto ne Il corpo che affiora, e ci racconta una storia che ha origini lontane, in un'epoca in cui le isole dell'arcipelago erano abitate perlopiù da pescatori abituati a una continua lotta per la sopravvivenza. Ma che legame c'è tra il ragazzino timido e vessato da un padre padrone nel passato e la ragazza di buona famiglia scomparsa nel presente?
Scopritelo con questo giallo nordico dal buon ritmo e dall'ambientazione molto curata e originale. Lo stile ricorda quello di Camilla Lackberg, se amate il genere, Nel nome di mio padre non vi deluderà.
Una serie gialla che vale la pena provare.

Genere: Omicidi in paradiso parte 2.
Pagine: 410.
Voto:
 e mezzo!

Commenti

  1. Ciao! Tu sai vero che mi piacciono i gialli? E sai anche che quelli editi da Marsilio non sono niente male...Parliamo poi dei nordici? Ecco, lo leggerò, prima o poi lo leggerò!! Baci

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    1. Allora io prima o poi aspetterò la tua recensione! un bacio :)

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  2. Ciao Tessa, ma se ad una lettrice (la sottoscritta) la Lackberg non piace?
    Come dici tu...non mi gusta.
    Per me tre converse e mezza sono un voto troppo basso. Però mi piace sempre molto leggere le tue recensioni! ;-)
    bacio da Lea

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    1. Lea cara, non ti fermare alle Converse, lo sai che sono tirchia con i voti! se invece il genere non ti gusta..allora lascia perdere senza rimpianti!
      grazie ;)

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  3. Mi è del tutto nuovo. Il genere non mi dispiace affatto. Lo chercherò.

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    1. fammi sapere, quando lo avrai letto. Grazie di essere passata.

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  4. I nordici li amo e così Camilla. L'ultimo che ho letto di Samuel Bjork mi ha decisamente bloccata. Lo terrò presente per riavvicinarmi al genere :-)

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