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Recensione: Un delitto quasi perfetto di Jane Shemilt (Ediz. Newton Compton; 2016).

Buongiorno Lettori, qui oggi piove, una pioggerellina fine portata da uno scirocco umido e appiccicaticcio. Continuano le mie vacanze fantozziane. 
Ho appena terminato un thriller che ha svolto egregiamente il compito di lettura stacca-neurone. Un romanzo poco impegnativo, scorrevole, facile da seguire, anche avendo la testa rivolta altrove. Eccovi la mia recensione semiseria (vi chiedo scusa, ma seria non mi veniva).
Parliamo di Un delitto quasi perfetto di Jane Shemilt, un thriller con un discreto ritmo, specie nella seconda parte, e un'ambientazione esotica che lo rende un pochino diverso dai molti titoli dello stesso genere che riempiono gli scaffali delle librerie, specialmente in questa stagione.
Emma e Adam sono due medici affermati, ginecologa lei, oncologo lui. Vivono a Londra in una bella casa con le loro due bimbe, Alice e Zoe, che praticamente vengono cresciute da tate e ragazze alla pari. Emma e Adam, diciamolo subito, non sono campioni di simpatia. Sono assorbiti dalle loro carriere in modo quasi patologico; lui è un precisino con la mania dell'ordine, lei, forse a causa dell'educazione ricevuta, è un' ambiziosa (e pure rosicona) in costante competizione con il marito e con il resto del mondo ( tu pubblichi una ricerca, io ne devo pubblicare due, perché sono migliore). La figlia più grande, Alice, risente del clima famigliare e inizia a dare qualche segno di scompenso emotivo, che rimane inascoltato.
Ad Adam viene proposto un prestigioso studio di ricerca in Botswana della durata di un anno: per riunire una famiglia che mostra palesi segni di cedimento, a lui pare un' idea genialissima. A me un po' meno, ma tant'è.
Emma è molto preoccupata per i risvolti negativi che l'anno sabbatico potrebbe avere sulla sua, di carriera (è anche un po' preoccupata per le bimbe, a onor del vero), ma una gravidanza inaspettata (più o meno, insomma, lei è ginecologa, fate voi) e la nascita del piccolo Sam, il maschietto che lei non riesce inizialmente ad amare come dovrebbe, la spingono a prendere la decisione di partire alla volta del Botswana con Adam. Lei immagina una vita alla Karen Blixen, immagina savane, foreste, una casa coloniale con piscina, una natura lussureggiante. Chiaramente immagina male, poveretta. Non fa i conti con il caldo estremo, il paesaggio brullo, la carenza d'acqua, il senso di isolamento (certo poteva aprire l'enciclopedia o cercare su wikipedia, prima di partire con un bimbo di due mesi, no?). Ma è solo quando Sam viene rapito dalla culla ad opera di sconosciuti, che Emma è costretta a fare i conti seriamente con la realtà di un paese dove nulla è come sembra. Un paese che accoglie ma insieme respinge, un posto dove lei pare non avere nemmeno un amico fidato (non era popolarissima neanche a Londra, peraltro). Mentre il rapporto col marito subisce il colpo di grazia e la figlia maggiore le si allontana sempre più, Emma, voce narrante, sembra finalmente prendere coscienza delle priorità della vita. Un finale rocambolesco rimescolerà le carte in tavola.
Un delitto quasi perfetto è un romanzo scorrevole, scritto con stile piuttosto essenziale, che fa egregiamente il suo dovere: intrattiene fino all'ultima pagina e può essere letto anche in condizioni estreme (sulla spiaggia, mentre un branco di ragazzini maleducati rischia di tramortirti lanciando sassi, in coda dal veterinario, mentre il tuo cane cerca di sbranare una nonnina e il suo criceto, ecc. ecc.), certo se cercate acuta introspezione psicologica, personaggi in cui immedesimarsi e una trama verosimile al 100%, allora potete tranquillamente cercare altrove.
Qui troverete un perfetto libro stacca-neurone.

Genere: rapimento in savana.
Pagine: 317.
Voto: 
  meno- meno.

Commenti

  1. Sul libro passo oltre, ma la recensione è bellissima!

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    1. Grazie! oggi non ero in vena seria. I fan dell'autrice mi perdoneranno :)

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  2. Recensione piacevolissima, libro...anche no!
    Bacioni, Stefi

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  3. Ciao Tessa, recensione e commenti mi hanno molto divertita.
    Anch'io sono dell'idea di non leggerlo. Ti aspetto con un'altra lettura e recensione. Buona continuazione, Marina

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  4. Bellissima recensione. La metto solo dopo quella dell'amica pericolosa che resta il top. Di questa autrice avevo letto Una famiglia quasi perfetta e mi era piaciuto, mentre questo non l'ho neppure preso in considerazione a causa del ripetersi del quasi perfetto nel titolo. Immagino che il titolo originale sia meno ammiccone (se mi si passa il termine). E il prossimo? Una storia quasi perfetta? Una morte quasi perfetta? Bleahhhhh.

    Bacio sul naso a pulcione!!!!
    Lea

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    1. Anch'io avevo letto La famiglia quasi perfetta lo scorso anno. Non mi era dispiaciuto, questo è più "veloce", scorrevole, ma meno credibile. E i personaggi sono antipatici assai.
      Pulcione ringrazia e ti slappazza il naso (bleah).

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  5. Azz... 3--- ahi ahi... e dire che mi ispirava un pochino, questi gialli che sventrano una normalità perfetta solo in apparenza mi piacciono, ma è anche vero che rischiano di essere banali.

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    1. Ciao Silvia! questo romanzo intrattiene, ma secondo me è il classico da libro da biblioteca (o da ebook in offerta a un prezzo piccolo piccolo). La stessa autrice ha scritto Una famiglia quasi perfetta, ritmo è più lento, ma un po' più di introspezione, mi è piaciuto di più. Baci xxx

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  6. Peccato, l'avevo in lista! Ultimamente con i thriller non ci siamo, leggo solo roba deludente. Siccome ne avevo alcuni in lista, tra cui questo, almeno uno lo depenno...per gli altri, vediamo. Soprattutto vediamo cosa rimane in tasca dopo le vacanze!!
    Paola

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    1. Ciao Paola, sinceramente, come ho scritto a Silvia, questo romanzo va bene se preso in prestito in biblioteca o se comprato in offerta. A prezzo pieno secondo me non vale la pena. Meglio Il treno per Tallin, ad esempio, e sicuramente molto meglio la serie di Cormoran Strike.
      Buone vacanze!

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  7. Per carità!
    Un delitto quasi perfetto l avrei usato per accendere il fuoco, talmente non mi era piaciuto. Questo lo salto a piè pari :-)

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  8. preso in ebook a 0,99 e a questo punto direi che... ho fatto bene!!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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