Lettori fissi / segui il blog!

Recensione: Fai piano quando torni di Silvia Truzzi (Ediz. Longanesi, 2018).

Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell’adorato papà, morto all’improvviso otto anni prima, sia l’abbandono del fidanzato che l’ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d’auto si risveglia in ospedale. Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne – nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina – ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana. I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall’ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.


Buongiorno Lettori, oggi vi lascio il mio pensiero su Fai piano quando torni, il romanzo che segna l’esordio nella narrativa della giornalista e scrittrice Silvia Truzzi. 
Fai piano quando torni è un libro che parla di amicizia femminile e di rinascita e lo fa con leggerezza, strappando più di un sorriso al lettore, malgrado la drammaticità di alcuni dei temi trattati, quali il lutto, la malattia, il tradimento e la depressione. 

Margherita è giovane, colta, benestante e di bell'aspetto, eppure, ricoverata in ospedale da mesi per un grave incidente stradale, è ombrosa, sfuggente e arrabbiata col mondo che le ha inflitto più di un dolore. Anna, che si trova a condividere la stanza di degenza con Margherita, è l'esatto opposto: matura, vivace e appariscente, chiacchierona e un po' ficcanaso, è una donna di umili origini che ha attraversato una vita non certo semplice con instancabile forza d'animo e senza mai perdere il sorriso. 

Una strana coppia, Anna e Margherita, così diverse tra loro, eppure, pagina dopo pagina, dopo un inizio "burrascoso", così inaspettatamente complici. Entrambe custodiscono segreti e cicatrici dell'anima, che la loro buffa ma provvidenziale amicizia servirà a portare a galla e a lenire. 

Fai piano quando torni è un romanzo che si legge con piacere, scorrevole e delicato. Certo, alcune situazioni risultano un po’ forzate, Margherita si comporta e risponde in parecchie occasioni in modo piuttosto immaturo, tanto che a volte è difficile credere sia una donna che ha superato la trentina (concediamole la rabbia, la delusione e il dolore, ma troppo spesso mi è sembrata un'adolescente capricciosa), e anche gli ultimi capitoli e il finale, che vedono un repentino cambio di ambientazione ed atmosfera, si tingono di un "rosa" un po' artificioso. Eppure, malgrado qualche forzatura, il libro, come ho scritto prima, è gradevole, la storia è accattivante, lo stile dell'autrice senza sbavature. Un romanzo che intrattiene con delicatezza.


Genere: amiche nemiche.
Pagine: 272.
Voto: 

                                   e mezzo.

Commenti

  1. questo è uno dei libri che vorrei leggere prossimamente. mi incuriosisce molto il binomio margherita anna, e poi ho sentito parlare bene del romanzo in più di un blog. vedremo ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anna è il vero perno attorno a cui ruota il romanzo, un bel personaggio davvero! Margherita è un po' più sfuggente come personaggio ; la lettura è comunque gradevole! Leggilo e poi fammi sapere ;) Un bacio Chicca, scusa se sono latitante, è un periodo un po' così....

      Elimina
  2. Concordo con il tuo pensiero anzi ti dirò ho trovato le ultime quindici pagine fuori luogo mi aspettavo un epilogo diverso. Ma tutto sommato è una lettura gradevole, scorrevole e deliziosa senza molte pretese!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto la tua recensione e quindi un po' sapevo cosa aspettarmi. Sì, ci sono delle forzature, sicuramente non è un libro imperdibile o indimenticabile, ma tutto sommato gradevole, siamo d'accordo! Un bacio.

      Elimina
  3. Ciao Tessa! Le storie di amicizia tra donne mi sono sempre piaciute, e questa strana accoppiata mi intriga molto.
    Mi trattiene dal comprare il romanzo il fatto che il finale non ti sia piaciuto, infatti quando le conclusioni sono forzate il lettore si sente preso in giro, ma è anche vero che alcuni libri si leggono non tanto per la storia ma per le emozioni che si incontrano lungo tutte le pagine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ti intriga questa storia di amicizia (buffa e strampalata) e non ti aspetti un romanzo indimenticabile, ma una lettura veloce e gradevole..io ti direi di provarlo! E' leggero, malgrado i temi trattati, strappa qualche sorriso, anche nel finale un po' rosa (per i miei gusti) ed è scritto con grazia. Almeno questo è quanto ha trasmesso a me!

      Elimina
  4. Lo tengo per i pomeriggi estivi, quelli in cui sono in ferie e le giornate mi srotolano davanti con leggerezza (mi si passi il termine).
    Ciao da Lea

    RispondiElimina

Posta un commento