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Recensione: A proposito di Elsie di Joanna Cannon (Ediz. Corbaccio, 2018).



Buongiorno Lettori, oggi vi parlo di un romanzo che mi ha davvero conquistata, si tratta di A proposito di Elsie di Joanna Cannon, autrice che avevo già apprezzato in Equivoci e bugie, il suo libro d'esordio (recensione). 

A proposito di Elsie è la storia, straordinariamente delicata, di un'amicizia più forte dell'inesorabile passare del tempo, un'amicizia che resiste alle tempeste della vita, ai lutti, all'assenza, alle rughe che solcano i volti delle protagoniste, alla vecchiaia che, impietosa, si porta via anche i ricordi. 

Florence, ottantaquattro anni, voce narrante, giace sul pavimento del suo appartamento di Cherry Tree Home, la dimora per anziani dove vive. È caduta e sta aspettando i soccorsi, immaginando mani pietose che stringeranno le sue, accompagnandola in ospedale, rassicurandola che tutto andrà bene e che non verrà lasciata sola. Sarà forse Elsie a trovarla? Elsie, la sua migliore amica, conosciuta sui banchi di scuola e da allora sempre presente al suo fianco. 

“Sono tre le cose che dovete sapere su Elsie. La prima è che è la mia migliore amica. La seconda è che sa sempre come farmi sentire meglio. E la terza… è un po’ più lunga da spiegare…”. 

Un'amicizia, la loro, che ha vissuto momenti drammatici e che si è nutrita di un segreto che entrambe hanno serbato ben nascosto nel cuore. Ultimamente, la memoria di Florence ha cominciato a zoppicare, i ricordi che sembrano nascondersi negli anfratti della sua mente, sfuggendole per poi ripresentarsi all'improvviso: ma c'è Elsie, sempre lì, accanto a lei, pronta a dire la cosa giusta e ad aiutarla a ricordare. Così è stato anche nelle ultime settimane, quelle che Florence ci racconta durante le sue ore di veglia sul pavimento di Cherry Tree Home, settimane movimentate, in cui l'apparizione di un nuovo misterioso ospite della casa di riposo, ha riaperto una porta del passato che le due amiche credevano chiusa per sempre, costringendo Florence a riportare faticosamente a galla ricordi e fatti di un tempo molto lontano. 

A proposito di Elsie è un romanzo veramente piacevole che racchiude in sé vari generi e regala tante emozioni, tutte sapientemente calibrate. Storia d' amicizia, d'amore e morte, racconta la terza età e le sue paure, lo fa in modo gentile,  con leggerezza e umorismo; i toni sono quelli di una commedia, alla quale si mescola un pizzico di giallo, un tocco di noir e anche una spruzzata di rosa. 

Come già in Equivoci e bugie, il primo romanzo di Joanna Cannon, non è tanto l'intreccio narrativo, il giallo in sé, a rendere A proposito di Elsie così emozionante e coinvolgente (almeno per me), quanto l' abilità dell'autrice nel tratteggiare i personaggi e l'atmosfera della comunità per anziani che li accoglie. 
Joanna Cannon dà voce infatti, capitolo dopo capitolo, a Florence (e, tramite lei, a Elsie, all'amico e coinquilino Jack, e ad altri ospiti della casa di riposo), ma anche alla direttrice della residenza, Miss Ambrose, e al tuttofare Simon, ne interpreta i sogni, le paure le frustrazioni. La sua penna è sensibile e arguta, lo stile, scorrevole e limpido, regala momenti esilaranti e altri teneramente commoventi.

"Se, da giovani, ci fossimo prese un momento per pensare che un giorno saremmo tornate lì, curve e grigie; se avessimo dedicato qualche minuto a pensare a come avremmo lottato contro il vento per rimanere diritte, e a come i nostri piedi sarebbero stati timorosi e incerti; allora, forse, ci saremmo prese un po’ più di tempo per fare le cose. Ci saremmo godute le giornate dolci e facili dell’infanzia. Le braccia e le gambe sicure e piene di energia. La mente che non conosceva esitazione. Forse avremmo attraversato la gioventù danzando, ma a passi un po’ più lenti".


Malgrado la terza, misteriosa, cosa che dobbiamo sapere su Elsie, non sia poi così misteriosa (non lo è stata per me, che non sono sveglissima, non lo sarà per voi) e la risoluzione del "giallo" risulti, alla fine, un po' stiracchiata, Florence e i suoi improbabili amici/detective hanno solleticato le corde giuste e mi hanno toccato il cuore. Sono stati i loro "secondi lunghi" e quei piccoli gesti che rendono grandi le vite comuni, a fregarmi. 
E oggi il voto lo assegno seguendo l'istinto e l'emozione!

"Che cos’è un secondo lungo?....È quando afferri l’orologio e resti aggrappato a un secondo per una frazione di tempo più di quanto dovresti. Quando il mondo ti concede un po’ di tempo in più per prendere la decisione giusta. I secondi lunghi accadono in continuazione. Solo, non sempre li notiamo".


Genere: Non ti lascerò sola.
Pagine: 384.
Voto:                     
 





Commenti

  1. Mi commuovono sempre le storie su vecchini e dintorni, in particolare al cinema, ma il tema su carta è diventato tanto inflazionato da annoaire un po'. E ho rischiato che la Cannon si perdesse tra questi romanzi, tra questi titoli, che mi ispirano tutti e nessuno allo stesso tempo. Per fortuna, mi hai messo tu la pulce nell'orecchio. Con una recensione di pancia, di cuore, di quelle che più piacciono.

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    1. Sai che a me, invece, i vecchini su carta, a parte qualche eccezione, innervosiscono?! Forse perché , hai ragione, sono un po' inflazionati. Stavo per perdermi anch'io questo romanzo, se non fosse stato scritto dalla Cannon, autrice che ho amato in Equivoci e bugie, non lo avrei mai letto!

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  2. Cinque!!!! Lo devo leggere anch' io perché mi fido di te. Bacio da lea

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  3. E io no? Adoro le storie con protagonisti anziani e cinque converse non si possono ignorare! Già prenotato sul circuito Mlol ;)
    Stefi

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