Mini recensione: Riunione di classe di Rona Jaffe (Ediz. Neri Pozza, 2018).
Buongiorno Lettori, oggi vi parlo brevemente di un romanzo letto durante l'estate e colpevolmente mai recensito. In previsione del "riassuntone" di fine anno, visto che si tratta di un libro che mi è piaciuto molto, vi lascio il mio pensiero in versione "ristretta".
Pubblicato per la prima volta nel 1979 in lingua originale, Riunione di classe racconta l'America del ventennio compreso tra gli anni Cinquanta e Settanta, attraverso la storia di quattro donne, dal giorno della loro iscrizione al Radcliffe College, fino al ventesimo anniversario della loro laurea.
E' un racconto generazionale che fotografa un'epoca in cui il destino delle ragazze era divenire mogli devote, buone madri e perfette casalinghe; la frequenza di un college prestigioso, era, in quest'ottica, vissuta come un'opportunità per frequentare giovani di buona famiglia e incontrare un buon partito.
Frizzante e apparentemente frivolo nella prima parte, che racconta la gioventù spensierata delle protagoniste, il romanzo offre, col passare dei capitoli, più di uno spunto di riflessione.
Una volta finiti gli studi e consumati i primi amori tra rivalità, balli, feste e libertà, la quotidianità della vita adulta porta con sé il suo carico di fatiche e rimpianti. Molti sogni sono destinati a rimanere chiusi in un cassetto e alcuni grandi amori sono destinati a non durare. Così, tra matrimoni che scricchiolano, rughe che solcano visi un tempo perfetti, e dolori tenuti ben nascosti al mondo, si compie il destino di una generazione di brave ragazze americane.
Un romanzo dal retrogusto amaro, molto scorrevole, che ha il pregio di affrontare argomenti all'epoca ancora tabù, quali l'omosessualità, la malattia, l'imperante maschilismo (ricordiamoci che si tratta di un libro degli anni Settanta!) e di farci riflettere sul ruolo della donna nella società e sul lungo cammino dell'emancipazione femminile.
Anche la più bella e popolare delle compagne di classe, quella che tutte abbiamo invidiato almeno una volta nella nostra vita, ci ricorda Rona Jaffe, potrebbe, dopo tutto, non essere così felice e fortunata.
Di quei pochi Neri Pozza che a colpo d'occhio no, non mi convincono. E poi arrivi tu, che in una recensione mi racconti una storia già più affascinante. 😘
RispondiEliminaPensa che a me, al contrario, attirava la trama, ma ho trovato un libro diverso da quello che mi aspettavo. All'inizio un po' troppo "Harmony" per i miei gusti, poi decisamente più amaro e cupo di quanto la sinossi lasciasse immaginare. Forse non rientra nella tua comfort zone, ma potresti farci un pensiero!
EliminaBello! Mi figuro però di leggerlo in estate. Sbaglio? Ciao da lea
RispondiEliminaIo l'ho letto quando c'erano 40 gradi la scorsa estate... e sognavo la neve, il caminetto e le renne! Smack!
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