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Recensione in anteprima: La sposa scomparsa di Rosa Teruzzi (Ediz. Sonzogno; 2016).

Dentro Milano esistono tante città, e quasi inavvertitamente si passa dall’una all’altra. C’è poi chi sceglie le zone di confine, come i Navigli, a cavallo tra i locali della movida e il quartiere popolare del Giambellino. Proprio da quelle parti Libera – quarantasei anni portati magnificamente – ha trasformato un vecchio casello ferroviario in una casa-bottega, dove si mantiene creando bouquet di nozze. È lì che vive con la figlia Vittoria, giovane agente di polizia, un po’ bacchettona, e la settantenne madre Iole, hippie esuberante, seguace dell’amore libero. In una piovosa giornata di luglio, alla loro porta bussa una donna vestita di nero: indossa un lutto antico per la figlia misteriosamente scomparsa e cerca giustizia. Il caso risale a tanti anni prima e, poiché è rimasto a lungo senza risposta, è stato archiviato. Eppure la vecchia signora non si dà per vinta: all’epoca alcune piste, dice, sono state trascurate, e se si è spinta fino a quel casello è perché spera che la signorina poliziotta possa fare riaprire l’inchiesta. Vittoria, irrigidita nella sua divisa, è piuttosto riluttante, ma sia Libera che Iole hanno molte buone ragioni per gettarsi a capofitto nell’impresa. E così, nel generale scetticismo delle autorità, una singolare équipe di improvvisate investigatrici – a dispetto delle stridenti diversità generazionali e dei molti bisticci che ne seguono – riuscirà a trovare, in modo originale, il bandolo della matassa, approdando a una verità tanto crudele quanto inaspettata.

Buongiorno Lettori, oggi vi racconto in anteprima l'ultimo romanzo di Rosa Teruzzi, La sposa scomparsa, che ho potuto leggere con largo anticipo rispetto alla pubblicazione, grazie ad una copia omaggio inviatami da Valentina, della Casa Editrice Sonzogno. L'uscita nelle librerie è prevista per domani, otto settembre!
Due parole sull'autrice in questo caso sono d'obbligo; Rosa Teruzzi è una scrittrice giornalista milanese, esperta di cronaca nera e caporedattore della trasmissione televisiva Quarto Grado, che da anni si occupa di raccontare i retroscena di casi di cronaca che appassionano e dividono l'opinione pubblica.
Questo per dirvi che ne La sposa scomparsa, ambientato a Milano e incentrato sul "cold case" di una ragazza scomparsa misteriosamente trent'anni fa, la Teruzzi si muove nel suo elemento, proponendoci una storia di donne e di violenza sulle donne, purtroppo molto attuale ai nostri giorni.
In una Milano ricca di atmosfera, incontriamo tre generazioni di donne che vivono e si confrontano in un vecchio casello ferroviario riadattato: Libera, capelli rossi e animo delicato, vedova di un poliziotto e creatrice di meravigliosi bouquet da sposa, Vittoria, la sua giovane e ombrosa figlia, poliziotta come l'amato padre, e Iole, la madre alternativa, girovaga, dedita alle discipline orientali e all'amore libero, malgrado i suoi 70 anni compiuti.
Sono loro le protagoniste del romanzo, loro , in particolare Iole e Libera, le detective improvvisate, che si trovano "invischiate" in un vecchio caso di scomparsa, caso mai risolto, e che la giovane Vittoria non ha alcuna intenzione di riaprire. 
Carmela è sparita tanti anni fa, senza lasciare traccia, inghiottita in un limbo che non l'ha più restituita, né viva né morta. Aveva appena rotto il fidanzamento, Carmela, e pertanto le indagini all'epoca si erano concentrate sull'ex fidanzato, presto scagionato da un alibi di ferro.
È mamma Rosalia, oggi, a chiedere a Libera intercessione presso la figlia investigatrice. E Libera, affiancata e spesso spinta dall'inarrestabile Iole, farà molto di più.
Il romanzo è ben scritto e molto scorrevole, la storia di cronaca nera, triste e attuale, è ben amalgamata con i dialoghi frizzanti e pieni di verve cuciti addosso alle tre protagoniste. 
Malgrado io non sia solitamente una fan dei "detective per caso", ho trovato il mix molto gradevole e azzeccato. Il risultato è una "brillante commedia gialla" , ambientata in una Milano tutta da scoprire. Il finale è piuttosto aperto per quanto riguarda le vicende personali delle protagoniste e fa sperare in secondo capitolo di questa piccola saga tutta al femminile, dalla quale potrebbe benissimo venire fuori anche una fiction!

Genere: avventure giallo rosa a Milano.
pagine: 171
Voto: 
               e mezzo.

Commenti

  1. Ma sai che non mi sono mai soffermato sulle trame della Teruzzi? Non sapevo neanche che scrivesse questi mix che, tra Basso e Gazzola, vagamente, mi vanno così a genio.
    Me la appunto. Ne parlate un po' tutti e mi avete messo la pulce nell'orecchio... :)

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    1. Nemmeno io la conoscevo. A me, come sai, di solito il genere non piace più di tanto, ma con questo libro mi sono divertita :)

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  2. La Stefi sta per iniziare a leggerlo!!!!
    Penso che potrebbe piacermi. Lo metto in WL.
    Un bacione da Lea

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  3. Ciao Tessa, sono stata indecisa se leggerlo o meno, poi ho passato...forse mi sarebbe piaciuto

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    1. E' un mix che ho trovato gradevole, magari tienilo in conto per il futuro!

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  4. ciao, anche a me non piace molto il genere, però mi hai incuriosita... forse proverò a leggerlo

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  5. Mmmh, qualcosa non mi convince, sai? Mi frena :) Chissà come mai... Ma bella recensione, Tessa ^^

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    1. A me frenava il mix, i detective allo sbaraglio ecc ecc. Mi sono ricreduta!
      baci

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  6. Ricevuto oggi, fresco fresco! Sono giorni un po' concitati per me, ma conto di salutare Cormoran e buttarmi su questo prima del fine settimana!

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  7. Risposte
    1. Ciao Chiara, scusa il ritardo!
      In effetti questo è un libro che mette un po' tutti d'accordo. :)

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