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Recensione: I coraggiosi saranno perdonati di Chris Cleave (Ediz. Neri Pozza, 2017).



I coraggiosi saranno perdonati (Everyone brave is forgiven), non trovate sia un titolo bello e pieno di significato? Io ne sono rimasta affascinata; poi uno sguardo alla cover, altrettanto bella, ed ecco che, praticamente a scatola chiusa, senza quasi aver letto interamente la sinossi, il romanzo di Chris Cleave è finito nel mio e-reader, ed io sono stata catapultata nella Londra in pieno fermento del settembre del 1939.

La seconda guerra mondiale è stata dichiarata da nemmeno mezz'ora e Mary North, una bella ragazza di una famiglia ricca e tradizionalista, lascia la prestigiosa scuola per signorine dove studia, per sostenere lo sforzo bellico in qualità di volontaria. Più avvezza a balli, corteggiamenti e ore di chiacchiere leggere con l'amica di sempre Hilda, che alla realtà della vita quotidiana, Mary si immagina già nel ruolo di un'affascinante spia. Il War Office, invece, pare avere per lei altri progetti e la "promuove" insegnante in una scuola elementare.

Con Mary North e una classe di bimbi pronti per essere sfollati nelle campagne inglesi, inizia un romanzo sorprendente, che colpisce, nella prima parte, per leggerezza e umorismo. Eppure i temi trattati non si prestano certo al sorriso, c'è il razzismo, il classismo spietato, il conflitto che incombe su Londra come una spada di Damocle, c'è l'incertezza del futuro, ma anche l'incredibile entusiasmo e la determinazione di Mary, che abbraccia con disinvoltura una nuova esistenza lontana anni luce da quella fatta di regole arcaiche e sorrisi di circostanza in cui è cresciuta.
Mary, la "maestra",  conosce Tom, un ispettore scolastico mite e pieno di buon senso, e Alistair, coinquilino di Tom, uomo forte e pratico, deciso ad arruolarsi volontario e a partire per il fronte: la guerra intreccerà capricciosamente i loro destini.
Mary, Hilda, Tom e Alistair: quattro personaggi diversissimi tra loro, quattro modi di fronteggiare la paura dell'ignoto.

Quando il conflitto a Londra diviene una tragica realtà di incursioni aeree notturne, bombardamenti, macerie e lutti, il romanzo cambia registro, la leggerezza lascia il passo al dramma, pur condito da una buona dose di humor: il coraggio dei sudditi di sua maestà, in fondo, è anche questo. 
Mentre Mary, Tom e Hilda ci raccontano la Londra sfinita che non rinuncia peraltro a vivere, a ballare negli scantinati, e a fare progetti, testimone ogni notte di piccoli grandi eroismi, Alistair ci fa conoscere un capitolo sicuramente meno noto del secondo conflitto mondiale, la resistenza di una guarnigione di soldati inglesi assediati dalle forze tedesche e italiane nell'isola di Malta. 

I coraggiosi saranno perdonati è un romanzo d'amore e di guerra, ma è soprattutto il romanzo di una generazione, quella dei nonni dell'autore, dalle cui storie il libro prende spunto e ai quali è affettuosamente dedicato, simbolo di resilienza e di incredibile spirito vitale.

“Il personaggio di Mary si ispira alla mia nonna materna, Margaret Slater, che guidava ambulanze a Birmingham durante il Blitz, e alla nonna materna Mary West, un’insegnante che dirigeva una sua scuola elementare e per l’infanzia”


In conclusione questo libro mi è piaciuto: è una storia di sentimenti mai stucchevole, un dramma alleggerito da un'ironia arguta e molto british (devo trovare un difetto? In alcuni punti le battute di spirito mi sono parse un pochino forzate). Ho apprezzato lo stile ricco ed evocativo e il messaggio custodito tra le pagine: una maestra può fare la differenza, tanto quanto una spia, per essere eroi non è necessario indossare una divisa. 


Genere: Strani amori sotto il cielo di Londra.
pagine: 461
Voto:                          
 meno.



Commenti

  1. Lo leggerò sicuramente! Che bella recensione Roby.
    Lea

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    1. Ahaha, botta di autostima! Grazie, a me non piaceva, ho continuato a limare per ore! Baci xxx

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  2. Un messaggio decisamente molto bello!
    Ho adorato la tua recensione, ne vado a leggere altre. Non troppe però, che poi a fine mese devo fare i conti col portafoglio!
    Un grande abbraccio

    by Roby | Dolci&Parole

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    1. Ciao Roby (mia omonima), ti seguivo su twitter, ma solo ora ho sbirciato il tuo blog :) Abbiamo in comune, oltre al nome, anche alcuni gusti letterari e le origini (i miei genitori sono della provincia pavese). Sono contenta ti sia piaciuta la recensione :)

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  3. sai che proprio questa mattina ho visto che anche la mia biblioteca ce l'ha in catalogo? ero molto molto tentata di prenderlo. adesso dopo aver letto il tuo parere ancor di più!

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