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Recensione: La madre sconosciuta di Kimberley Freeman (Ediz. TRE60, 2018).


Buongiorno Lettori, oggi vi parlo de La madre sconosciuta di Kimberley Freeman, un romanzo che rientra in quella categoria di libri che anni fa in un post avevo definito come romanzi "delle grandi passioni" (ecco il post, se vi interessa). Difficili da catalogare in un genere preciso, questi titoli mescolano il romance con il romanzo di formazione, il giallo con il romanzo storico e d'avventura. Se ben dosati, tutti questi ingredienti possono dare vita a storie di grande fascino, cariche di suggestioni, d'atmosfera e di quei sentimenti universali in cui tutti ci possiamo immedesimare. Maestre del genere, a mio avviso, sono Kate Morton e Charlotte Link, tanto per citare due autrici molto popolari. 
Anche Kimberley Freeman, con il suo La madre sconosciuta, colpisce nel segno, regalandoci un romanzo corposo che cattura l'attenzione fin dalle prime pagine, riuscendo a mantenere un ottimo ritmo narrativo per tutte le sue 480 pagine. La trama è ricca, e si sviluppa, come spesso accade in questi romanzi, su più piani temporali. 

Nel presente, Tori lascia l'Australia, sua terra d'adozione, per far ritorno in Inghilterra e aiutare la madre, docente universitaria e appassionata studiosa di storia vittoriana, che ha problemi di salute. Tra le carte, gli appunti e le pubblicazioni della mamma, Tori trova lo stralcio di una lettera datata fine Ottocento: è l'accorata richiesta di perdono di una madre che non ha potuto tenere con sé la figlia neonata. 
Nel passato, in Inghilterra, anno 1874, Agnes Resolute, al compimento del diciannovesimo anno di età, può finalmente lasciare l'istituto in cui, abbandonata alla nascita, è cresciuta senza affetti. Finalmente libera, Agnes, giovane testarda e determinata, si mette in cerca della donna che l'ha partorita e che ha lasciato, come unico indizio della sua identità, un bottone dalla foggia molto particolare. Il viaggio di Agnes alla ricerca delle sue origini sarà lungo e avventuroso, inizierà a Londra, ma la porterà lontano, prima a Parigi e poi, per mare, sempre più a oriente, in terre esotiche, fino ad arrivare in Australia. 

Tori e Agnes, l'Inghilterra e l'Australia, un bottone e una lettera: La madre sconosciuta è una storia di donne che cercano se stesse attraverso il forte legame con le proprie madri e le proprie origini. 

Ben costruito nell'intreccio narrativo, che è piuttosto complesso sviluppandosi su tre piani temporali, ben scritto e decisamente godibile, questo romanzo dall'inizio veramente accattivante, ha forse la pecca di diventare, strada facendo, un po’ poco credibile. Agnes, che è il personaggio centrale del libro, diviene, nel corso del suo viaggio avventuroso, una sorta di eroina da moderno feuilleton, che esce sempre indenne da situazioni pericolose, quasi estreme; una donna indomita, schietta, ma anche un po’ naive, che riscatta, grazie alla tenacia, le sue umili origini e le sofferenze dell'infanzia. 

La madre sconosciuta non è esente, dunque, da cliché che rendono alcune situazioni prevedibili, ma che, visto lo stile fluido dell'autrice, la buona caratterizzazione dei personaggi e una storia emotivamente coinvolgente, si perdonano facilmente.
Un romanzo, in conclusione, che intrattiene dalla prima all'ultima pagina.

Genere: Agnes Resolute, un nome un destino!
Pag. 480.
Voto: 
 meno.

Commenti

  1. Come sai l'ho comprato anch'io e nonostante i difettucci che sottolinei la tua recensione mi fa ben sperare. Baci da Lea

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  2. L'avevo preso un po' di tempo fa in ebook. Grazie, sarà tra le prossime letture!

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  3. Uno dei libri che più ho amato a fine 2018. Concordo con te: non è esente da difetti, ricordo ancora quanto avessi trovato superflua la parte di storia ambientata nel presente, ma nonostante ciò, sicuramente una lettura degna di esser fatta!

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    1. Ah, io ricordo le risate della scena in cui Agnes si lancia dalla finestra a Parigi (e per caso sotto trova il suo bello). Eppure, come dici, una lettura degna di esser letta ;)

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