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Recensione "Un giorno, forse" di Lauren Graham (ediz. Sperling e Kupfer, 2014)

Qualche giorno fa, durante un tour in libreria, mi è capitato tra le mani questo romanzo esposto nel settore "novità" e sono rimasta folgorata dal nome dell'autrice. Sono una patita di serie televisive ed il nome Lauren Graham mi ha fatto suonare 100 campanelli; non mi ci è voluto molto per associare il nome ad un volto: occhi azzurri, sorriso simpatico, lunghi capelli neri, Lauren è l'attrice che interpretava Lorelai in "Una mamma per amica", serial tv di successo nei primi anni 2000 e per me è soprattutto la deliziosa, pasticciona, svagata ed estroversa Sarah Braverman di "Parenthood", una serie che seguo da anni.
Detto fatto, il libro è finito, per pura curiosità, nella lista degli acquisti.
Trama:Quante volte Franny Banks, passeggiando sulla Quinta Avenue con gli anfibi e l'uniforme da cameriera, si è detta: Un giorno, forse, camminerò su questa strada con i tacchi alti e il portamento da vera diva. Quando è arrivata a New York, aspirante attrice e aspirante molte altre cose, Franny aveva un piano: sfondare nel cinema nel giro di tre anni. Ora ne sono passati due e mezzo, e le cose non stanno andando esattamente come sperato. La sola parte che ha ottenuto è stata in uno spot pubblicitario di imbarazzanti maglioni natalizi, e gli unici fan sono i suoi due coinquilini. Forse è il caso di trovarsi un piano B, come le consigliano tutti: Franny già si vede mentre torna a casa da suo padre, sposa l'ex fidanzato storico e "si sistema". Eppure, dentro di sé, sa che non è ancora pronta a tradire il suo sogno e non vuole rinunciare a seguire le orme dei suoi idoli: Diane Keaton e Meryl Streep. La svolta arriverà inaspettata, come in una battuta fuori copione: un giorno, durante lo spettacolo di fine corso alla scuola di recitazione, Franny cade rovinosamente sul palco. Sembra la fine della sua carriera mai decollata, e invece sarà il vero inizio. Tra esilaranti avventure sul set, incontri bizzarri, provini assurdi e un amore inatteso, Franny scoprirà che la vita può sorprenderti molto più di un film.


Un giorno, forse è un romanzo leggero, nell'accezione positiva del termine, è delicato, divertente, in certi passaggi esilarante, ma non scade mai nello stucchevole. Racconta di amori e di sogni, di gioventù e di amicizia, non è quindi un campione di originalità, ma ha dalla sua il fatto di essere ben scritto (una ventata d'aria fresca!) e di riuscire ad evitare la trappola dei dialoghi banali ( "lui era bellissimo, intelligentissimo, ricchissimo; io tanto confusa ma tanto innamorata", i dialoghi da latte alle ginocchia, come si dice a casa mia).
Il libro scorre veloce, strappando spesso un sorriso al lettore che segue le peripezie di Franny nel dorato mondo di Broadway anni '90, tra provini surreali, agenti disincantati, lezioni di recitazione, lavori da cameriera part time, coinquilini ed amori; un po' Friends (un must televisivo anni '90, non a caso più volte citato nel libro), un po' Smash (serial sul mondo del teatro, che ricorda nei temi e nell'ambientazione), sicuramente almeno un po' autobiografico.
Non è difficile immaginare il volto della protagonista, almeno per me non lo è stato: Franny ha la massa indomabile di capelli scuri, il sorriso con le fossette, l'ironia buffa ed a volte ingenua di Sarah Braverman o di Lorelai Gilmore, alter ego televisive dell'autrice Lauren Graham. Forse la mia mente è contorta...ma mi è venuto ugualmente spontaneo associare il personaggio di Dan, inquilino saggio, affidabile ed un po' nerd del romanzo, a quello di Adam Braverman (l'attore Peter Krause), fratello di Sara in Parenthood e compagno della Graham nella vita reale.  
Un gran miscuglio di fiction e realtà per questo romanzo d'esordio, perfetto come lettura non impegnativa ed assolutamente consigliato!
Qui sopra i fratelli Braverman di Parenthood ( a destra Lauren Graham e Peter Krause, fratelli nella fiction, compagni nella vita), qui sotto Lauren Graham, attrice ed ora anche scrittrice, la ricordate??



Commenti

  1. Sono una sfegatata fan di Lorelai, l'altra serie non l'ho mai vista, ma questa donna mi piace un sacco. Avevo visto il libro già da qualche parte ma non mi sono soffermata sul nome dell'autrice, anzi, forse non l'ho nemmeno letto. Domani corro in libreria!!!!

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    1. Io l'ho trovato carino, anche se ho letto in rete recensioni contrastanti. Il personaggio di Lorelai è simile a quello di Sarah di Parenthood...e la protagonista del libro è un mix delle due! (Parenthood è la storia di una classica famiglia americana, numerosa, incasinata ecc ecc. Se non disdegnate il genere ve lo consiglio!).

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    2. un libro divertentissimo, non ho mai visto l'attrice all'opera, ma presto porrò rimedio

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  2. Mmmmmh, la cosa del dialogo mi fa un pò storgere le labbra. Banale, sì.
    Dato l'ho preso da poco e.... diciamocelo sinceramente: adoravo Lorelai Gilmore, gli darò una chance e spero proprio non mi deluda.

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  3. Cara Tessa, ti comunico che ho seguito il tuo consiglio e ho iniziato a guardare Parenthood. Mi piace molto, molto molto!! Grazie, senza di te non avrei mai scoperto l'altro lato di Lorelai!!!!!

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