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La mia settimana librosa # 9



Eccoci all'appuntamento random con le mie letture!
Ho appena finito di leggere due romanzi molto diversi tra di loro, che ho recensito nei giorni scorsi: Just one evil act di Elizabeth George (qui la recensione) e Cronache di piccoli miracoli di Darcie Chan (qui la recensione). 
Sto leggendo un giallo ambientato in Scozia, un romanzo cupo che più cupo non si può, si intitola Nel nome del male di James Oswald, pubblicato da Giunti dopo l'enorme successo inglese dell'autopubblicazione su amazon.
"Il primo imperdibile episodio di una serie che ha terrorizzato i lettori britannici, un thriller che sconfina in un horror spietato e imprevedibile".
Ne ho letto troppo poco per dare un giudizio, diciamo che è sicuramente ben scritto ed ha un buon ritmo; storia e personaggi non mi paiono originalissimi, ma davvero è troppo presto per un giudizio definitivo.
Cosa leggerò dopo questo giallo? immagino qualcosa di meno cupo, vediamo le new entry in libreria, probabilmente sceglierò tra questi romanzi.

Tu, io e tutto il tempo del mondo di Taylor Jenkins Reid. Ho letto la recensione di Lucrezia del blog il libro che pulsa e mi sono "buttata". Tra le altre cose la copertina è davvero deliziosa (lo so, mai giudicare il libro dalla copertina!).
Elsie è giovane, bella, vivace, e di mestiere fa la bibliotecaria. Ben è un ragazzo simpatico, arruffato, inconsapevolmente affascinante, fissato con i libri e con l'astronomia. A Capodanno, in una giornata insolitamente grigia per la luminosa Los Angeles, Elsie e Ben si incontrano per caso, parlano, ridono, si conoscono... e s'innamorano. Abbagliati dalla felicità di questo amore, fiduciosi e impazienti come solo a vent'anni si può essere - quando hai davanti a te tutto il tempo del mondo - decidono di sposarsi. All'improvviso, dopo soli sei mesi. Elsie adora quel ragazzo così vitale e innamorato di lei il tipo che ti porta in macchina sulla statale per ore solo per farti sentire il profumo dell'oceano, o corrompe la commessa della gelateria in chiusura per un ultimo cono con panna. Quando è con lui Elsie è finalmente se stessa, e si sente migliore. Vuole davvero passare il resto della sua vita insieme a Ben, per fare con lui tutto, tutti i giorni: l'amore, la spesa, i bambini, il caffè. Elsie non può certo immaginare che il loro matrimonio durerà soltanto nove giorni, e che un incidente crudele e impensabile li strapperà l'uno all'altra. Né può immaginare, ora, che un giorno ritroverà la forza di credere in qualcosa, anche se Ben non c'è più. "Tu, io e tutto il tempo del mondo" è la storia di due ragazzi, di un matrimonio durato nove giorni, e di un amore che durerà per sempre.
Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith. Un classico che non ho mai letto, devo assolutamente rimediare!
È l'estate del 1912 a Brooklyn. I raggi obliqui del sole illuminano il cortile della casa dove abita Francie Nolan, riscaldano la vecchia palizzata consunta e le chiome dell'albero che, come grandi ombrelli verdi, riparano la dimora dei Nolan. Alcuni a Brooklyn lo chiamano l'Albero del Paradiso perché è l'unica pianta che germogli sul cemento e cresca rigoglioso nei quartieri popolari. Insieme a suo fratello Neeley, Francie raccoglie pezzi di stagnola che si trovano nei pacchetti di sigarette e nelle gomme da masticare, stracci, carta, pezzi di metallo e li vende in cambio di qualche cent. Francie se ne va a zonzo per Brooklyn. Lungo il tragitto forse qualcuno le ricorderà che è un peccato che una donna così graziosa come sua madre, ventinove anni, capelli neri e occhi scuri, debba lavare i pavimenti per mantenere tutta la famiglia. Qualcun altro magari le parlerà di Johnny, suo padre, il ragazzo più bello e più attaccato alla bottiglia del vicinato, qualcuno infine le sussurrerà mezze parole sull'allegro comportamento di sua zia Sissy con gli uomini. Francie ascolterà e ogni parola sarà per lei una pugnalata al cuore, ma troverà, come sempre, la forza per reagire, poiché lei è una bambina destinata a diventare una donna sensibile e vera, forte come l'albero che, stretto fra il cemento di Brooklyn, alza rami sempre più alti al cielo.
Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro. Distopico da non perdere, anche in questo caso devo rimediare, non l'ho letto; ho il film nel pc da mesi...ma prima voglio leggere il libro!
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un'autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall'intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d'amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un'utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d'ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

Buona lettura...e buona festa della mamma, a tutte le mamme lettrici (e non ) e future mamme !!
Tessa

Commenti

  1. Nel nome del male mi ispira da morire...magari aspetto la tua recensione!! ;)
    Non lasciarmi ce l'ho da più di un anno ma ancora non è arrivato il suo momento!

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    1. Ho fatto davvero fatica a finire Nel nome del male :(
      Troppo contorto e poco credibile. Cercherò di recensirlo...o finirà nella rubrica della delusioni libresche!

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  2. Io direi che dopo un libro così adrenalinico e noir...io sceglierei "Tu io e tutto il tempo del mondo". Io sono così...passo da un estremo all'altro!!

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  3. Anche a me piace intervallare i generi! dopo un giallo magari scelgo un romanzo se non proprio rosa (non amo tanto il genere)..almeno rosato!

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