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Recensione: La parabola delle stelle cadenti di Chiara Passilongo (Ediz. Mondadori, 2015).

Chiara Passilongo, veronese, classe 1981, ci racconta, nel suo romanzo d'esordio La parabola delle stelle cadenti, una storia famigliare che diviene, pagina dopo pagina, un vivido affresco degli ultimi 30 anni della storia politica e sociale del nostro paese. Lo fa con intelligenza, immergendosi in una realtà, quella della provincia operosa del nord est, nella quale è evidentemente a sua agio; riesce a dosare sapientemente dramma e commedia, con uno stile scorrevole e leggero ma per nulla superficiale. Il risultato è una saga famigliare decisamente attuale e molto gradevole.

Achille Vicentini è un piccolo imprenditore della provincia veronese, negli anni '70 ha trasformato il forno a conduzione famigliare del padre in una piccola industria dolciaria, nel 1981, per festeggiare la nascita dei suoi attesissimi figli, che vengono alla luce la notte del 10 di agosto, Achille inventa un impasto speciale per una merendina fatta a forma di stella cadente: è un successo, la produzione cresce assieme all'azienda Vicentini e Achille, come molti altri italiani, vive un periodo in cui tutto sembra possibile.

Testardo, sanguigno, facile all'ira, Achille è un uomo che vive per la famiglia e l'azienda, che per lui sono un'unica cosa. Uomo di destra, dalle vedute spesso ristrette e ammantate di perbenismo, Achille è fondamentalmente un gran lavoratore e una persona onesta e rappresenta perfettamente la generazione di imprenditori che ha reso il Veneto una regione ricca e laboriosa. Ma la vera forza di Achille Vicentini è la moglie Nora. È lei, figlia di un avvocato e amante dell'arte, mentalmente più aperta del marito, che silenziosamente lo accudisce, consiglia e ne smussa gli angoli, lei che gli ricorda le medicine quando la salute vacilla, lei che cuce e ricuce gli strappi che immancabilmente si creano in famiglia. Mentre gli anni passano e i figli, Giulia e Francesco, i due gemelli della "tortina San Lorenzo", crescono, tra cuori infranti e piccole e grandi contestazioni rivolte all'ingombrante figura paterna, l'Italia cambia assieme alla famiglia Vicentini: gli anni della ricchezza e dello sviluppo fanno posto a quelli della crisi delle piccole e medie imprese. E così, tra lacrime e sorrisi, seguiamo la parabola, questa volta in discesa, di Achille Vicentini, tradito dai tempi, da una politica sempre più spietata e confusa, da amici senza remore morali e da un senso dell'onore che, malgrado qualche scivolone, non ha mai perduto. Achille, simile ad una stella cadente:

"...e stelle più luminose di tutte le altre: si incendiano per attrito, bruciano quello che sta intorno a loro e poi arrivano a spegnersi, consumate dalle loro stesse fiamme".

Una storia tutta italiana in cui molti potranno riconoscersi, una galleria di personaggi ben descritti nei vizi e nelle virtù (personalmente ho preferito le figure della vecchia generazione rispetto ai giovani), in questo bel romanzo d'esordio che consiglio a tutti. 


Commenti

  1. Mi ispirava moltissimo, ora anche di più ;)

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    1. Io lo consiglio, è un bell'esordio, ben scritto (però se penso ai romanzi che ti piacciono, non so se questo ti convincerà completamente).

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    2. si sono d'accordo, ispirava tantissimo anche me e la tua recensione mi ha fatto venire ancor più voglia di tuffarmi tra queste pagine.

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  2. E allora...stelle cadenti per tutti! baci :)

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  3. mi unisco alla fila, hai convinto anche me! ^-^

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  4. Mi hai convinta Tessa!! Non appena riprenderò le letture :-)

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  5. Ecco...ho trovato la tua recensione! mi era sfuggita.
    Bellissimo libro: l'ho divorato in due giorni. Un esordio molto convincente.
    ciao da lea

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    1. Bello, sì. Alcuni personaggi davvero azzeccati e una bella scrittura!

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