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La mia settimana librosa #3. 1. Anno nuovo, libri nuovi!

Salve Lettori! riassunto delle letture di questo periodo (ho trascurato così tanto questa rubrica che più che settimana librosa... è diventato mese libroso, ahimè). 
Ho avuto un fastidiosissimo blocco della lettrice in queste settimane; in preda a un livello di acidità da record, ho continuato a far volare poveri romanzi innocenti nel cestone delle delusioni. Alcuni li recupererò in un momento più favorevole, altri probabilmente non meritano una seconda chance, vedremo.
Qualche giorno fa ho ritrovato il mio ritmo di lettura notturna grazie a un romanzo che mi sta piacendo assai, si tratta de Il matrimonio di mio fratello di Enrico Brizzi.
Teo ha trentanove anni, un lavoro sicuro, una macchina aziendale e una ragazza diversa ogni weekend. Sta bene, per il momento la vita gli piace abbastanza. Non come suo fratello Max, più grande di tre anni, che è sempre stato radicale in ogni cosa: nella ribellione ai genitori come nella passione per l'alpinismo che lo ha condotto a imprese estreme, nel costruire una famiglia e fare figli, come è giusto, passati i trenta e anche nel divorziare rovinosamente subito dopo i quaranta... Si sono sempre amati, questi due fratelli, e al tempo stesso non hanno potuto evitare di compiere scelte opposte, quasi speculari, sotto gli occhi spalancati e impotenti della sorella e dei genitori, che nella Bologna dei gloriosi anni Settanta e dei dorati Ottanta erano certi di aver offerto loro tutto ciò che serve per essere felici. Teo sta rientrando in città per immergersi in uno dei suoi weekend di delizie da single quando i genitori lo chiamano: Max è scomparso, insieme ai suoi bambini. Così Teo resta alla guida e punta verso le Dolomiti per andare a cercarlo. E, lanciato lungo l'autostrada tra angoscia e speranza, ci racconta tutta la loro vita: dalle gesta di papà Giorgio – dirigente della ditta di motociclette Vortex – e di mamma Adriana – un po' femminista e un po' signora italiana vecchio stile – all'epica di un'infanzia felice, dagli anni del liceo all'improvviso momento delle scelte, che per i ragazzi di questa generazione significa trovarsi di fronte un mondo completamente diverso da quello dei padri. Con profondo divertimento e un po' di commozione, Enrico Brizzi torna al suo più puro talento narrativo dando vita a una grande epopea, che è insieme la rievocazione di un'Italia che non c'è più ma che conosciamo tanto bene e la storia intima di due fratelli diversissimi: chi dei due si è illuso? Chi ha scelto la strada migliore? Il legame che da sempre li unisce sopravviverà agli anni della maturità? Ma soprattutto: che fine hanno fatto Max, i suoi bambini, e tutti i sogni con cui siamo cresciuti?
Decisamente il mio genere, vi saprò dire come procede la lettura (497 pagine, un discreto mattoncino).
Nuove entrate in Libreria (regali, omaggio case editrici ecc.).
Aspettando buone notizie di Kate Atkinson, autrice che mi è piaciuta in alcuni romanzi (I casi dimenticati), meno in altri (Vita dopo vita).
Joanna aveva solo sei anni quando, un tardo pomeriggio d'estate, un uomo sconosciuto comparso dal nulla sulla strada che lungo i campi portava verso casa uccise sua madre e i suoi fratelli. "Corri, Joanna, corri" le aveva urlato la madre, e lei aveva obbedito, si era persa in mezzo al grano, ed era riuscita a fuggire. Trent'anni dopo, Joanna non è più la bambina perduta in quel campo irrorato di sangue, ora nella sua vita tutto sembra funzionare alla perfezione: ha un buon lavoro, una bella casa, un marito affettuoso e un bambino per cui nutre un amore immenso. Ma solo perché una volta ti è successa una cosa terribile, non significa che non ti possa succedere di nuovo. Quando Joanna scompare misteriosamente insieme a suo figlio, Jackson Brodie, affascinante detective con la tendenza a confondere la professione con la vita privata, non può ignorare la richiesta d'aiuto di Reggie, la baby sitter poco più che adolescente che un bizzarro gioco del destino ha messo sulla sua strada. Sono proprio le coincidenze della vita, quelle che Brodie chiama "spiegazioni in potenza", l'ingrediente fondamentale di questa intricata storia, dove eventi drammatici, omicidi insensati e colpi di scena abbondano, e dove tutto ruota alla fine intorno alla perdita irrecuperabile di un affetto profondo. Ciò che resta, oltre alla consapevolezza che è possibile sopravvivere con grazia anche a un dolore che non passa, è comunque l'amore: feroce, viscerale e travolgente, per tutti l'unica cosa che conta.
Generazione perduta di Vera Brittain. Memorie dell'autrice, tributo alla generazione "perduta" della Grande Guerra.

Nel 1914 Vera Brittain si affaccia alla giovinezza. È brillante e anticonformista, decisa a cambiare un destino di moglie gentile e madre paziente diventando una delle prime donne ammesse in un selettivo college di Oxford. Con l'egocentrismo dei suoi vent'anni, inizialmente Vera considera la grande guerra soprattutto una scomoda interruzione delle proprie attività. Ma la portata degli eventi che stanno travolgendo l'Europa diventa presto chiara: la devastazione non è solo materiale, ma anche psicologica e spirituale. Lasciata Oxford, Vera diventa infermiera volontaria e serve la patria a Londra, a Malta, in Francia, mentre il fratello, il fidanzato, gli amici più cari perdono la vita nelle trincee. Sopravvivere a tutto e tornare a un nuovo genere di "normalità" non sarà facile. Dopo una risurrezione difficile ma necessaria, divenuta scrittrice e giornalista, Vera raccoglie le sue memorie in quest'opera incisiva e struggente, testamento ideale e tributo alla sua generazione. Il libro è un classico della letteratura inglese, perché attraverso la propria storia, vivida e sincera, Vera non racconta soltanto la disillusione e il dolore, ma anche il cammino di maturazione delle idee per le quali ha combattuto tutta la vita, armata solo della sua penna: pacifismo e lotta per i diritti delle donne.

Prima famiglia di Pietro Valsecchi, romanzo d'esordio del produttore di tante fiction di successo.
Frank e Sal Palermo sono i due figli maggiori di una famiglia di emigrati siciliani nella New York dei primi del Novecento. Frank, il più grande, ha ereditato la schiena dritta del padre, vuole lavorare e studiare sodo per diventare un grande uomo di legge ed essere rispettato come un americano vero. Sal è l'esatto contrario, pensa che non sarà mai accettato dagli americani ed è mosso da un'ambizione e un'energia incrollabili, che lo porteranno a diventare il mafioso più potente degli Stati Uniti. Tra loro resterà solo il legame del sangue, mentre la vita e le scelte che compiranno li porteranno a combattersi senza tregua: Frank schierato con la legge, Sal a guida della criminalità organizzata. Prima Famiglia è un romanzo avvincente e ricco di colpi di scena, che racconta la lotta senza quartiere di due fratelli alla conquista di un posto al sole nella terra dove tutti i sogni possono realizzarsi. Accanto a loro vivremo le emozionanti vicende degli altri membri della famiglia Palermo, in un paese pieno di pregiudizi verso gli emigranti italiani, dove li aspettano la miseria e le umiliazioni da cui credevano di essere fuggiti. Seguiremo personaggi indimenticabili come il padre Luigi, pronto a ogni sacrificio per dare un futuro ai suoi cari, ma senza scendere a compromessi con la Mano Nera, l'organizzazione criminale che gestisce la vita degli italiani a New York, o la madre Carmela, che cercherà disperatamente di preservare l'unione della famiglia. E poi i due figli minori: Nina, affascinata dal carisma di Sal ma troppo fragile per reggere la violenza di un mondo spietato, e Tony, destinato a diventare un grandissimo regista a Hollywood. Il primo film che girerà sarà proprio la storia dei Palermo: attraverso il suo sguardo scopriremo i segreti più inconfessabili della famiglia.
La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi. Una buona occasione per conoscere meglio questo autore di cui ho letto poco.
La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l'auto dell'agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente. Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato. Eppure una cosa è certa: l'agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt'altra parte, lontano da Avechot. Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico. Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l'indagine grazie all'attenzione e alle pressioni del "pubblico a casa". Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera. Questo è il suo gioco, e questa è la sua "firma". Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, per far sì che un crimine riceva ciò che gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un'audience. Sono passati due mesi da tutto questo, e l'agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali. Ma allora, cosa ci fa ancora lì?

Un discreto bottino, direi, ma MANCA qualcosa. Sì, manca l'oggetto del desiderio, ovvero L'ombra della montagna di Gregory Roberts, il seguito dell'amatissimo Shantaram. Ho continuato a dire in giro che lo bramavo, col risultato che tutti pensavano fosse un regalo "troppo scontato"! ancora non ho avuto il tempo di correre in libreria e riparare. Ma sarà presto mio.
Alla prossima, buone letture!


Commenti

  1. Ciao Tessa buon anno! Belle le tue letture, anch'io ho amato Shantaram e mi piacerebbe leggere il seguito, che penso dovrá aspettare... il suo numero di mi pagine mi spaventa un pò!

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  2. Ciao Tessa buon anno! Belle le tue letture, anch'io ho amato Shantaram e mi piacerebbe leggere il seguito, che penso dovrá aspettare... il suo numero di mi pagine mi spaventa un pò!

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    1. Io spero il seguito sia bello quanto il primo, allora le pagine non saranno un problema! buon anno anche a te!

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  3. Di Generazione Perduta ricorderai, forse, che ho adorato il film. Protagonista magistrale - ne sentiremo parlare senz'altro per la prova in The Danish Girl - e storia da conoscere. Letto solo Carrisi. Gli altri - tranne la Atkinson, che trovo pesantissima - m'ispirano ;)

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    1. Ricordo la tua recensione del film, il libro è finito in WL dopo averla letta :)
      La Atkinson non mi era dispiaciuta ne I casi dimenticati. Me l'hanno regalata, eventualmente finirà "sbarazzata"!

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  4. Atkinson bocciatissima, Generazione Perduta e Brizzi in WL.
    Buone letture!

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    1. Atkinson Bocciata sulla "sfiducia" o dopo averla letta? in effetti non attira più di tanto neanche me (ma a caval donato...)

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    2. L'ho letta per il progetto a cui il blog collabora e, dopo Vita dopo Vita che mi era piaciuto abbastanza, mi ha davvero delusa. Forse perché fa parte di una saga e questo non è il primo volume, non so, ma davvero davvero barboso.

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  5. "La ragazza nella nebbia" è un bel thriller che tratta temi attualissimi. Donato Carrisi merita di essere letto, vedrai che ti piacerà :)

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