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Recensione: Noi due e gli altri di Fionnuala Kearney (Ediz. Neri Pozza, 2015).

Beth e Adam sono sposati da vent'anni, hanno una figlia diciannovenne, una bella casa in campagna, amici in comune, una vita apparentemente tranquilla.
In realtà, quando li conosciamo nelle prime pagine del romanzo d'esordio di Fionnuala Kearney, i verbi che racchiudono la vita di questa coppia bella e di successo, sono già coniugati al passato. Perché l'unica cosa che Beth e Adam possono condividere, ora, è l'amore per la figlia. Niente più casa, niente più progetti insieme, niente più matrimonio. Adam ha tradito Beth, per mesi, con una donna più giovane, ai suoi occhi più attraente. E non è la prima volta.
Si può perdonare due volte lo stesso peccato, soprattutto quando il peccatore è l'uomo che ami ( o pensavi di amare)? Si può riconquistare la donna che hai così profondamente deluso, per ben due volte?
Alternando i punti di vista dei protagonisti, un capitolo a testa, l'autrice ci racconta quella che all'inizio pare un'"ordinaria" storia di tradimento e rancori. Lo fa con piglio deciso, mantenendo i toni piuttosto leggeri, venando i dialoghi di ironia, anche dove il dramma interiore dei protagonisti è ben percepibile. È una storia forse già raccontata e letta, quella di questo matrimonio in frantumi, dove la donna prende in mano le redini del proprio destino, va in terapia, cerca un lavoro, esce con le amiche, custodisce una nuova consapevolezza di sé, e dove l'uomo, invece, rimane indietro, quasi incapace di rendersi conto della profondità del dolore arrecato. Adam cerca di rimettere insieme i cocci del suo matrimonio, ma, elefante in una cristalleria, riesce, ogni volta, a peggiorare la sua situazione. 
È la storia personale di Adam, intorno a pagina 100, a segnare il cambio di registro del romanzo: Adam e i suoi scheletri nell'armadio (e fra questi, l'ultima relazione extraconiugale è solo la punta di un iceberg), Adam bugiardo patologico, Adam che ora perde il controllo e il fragile castello di anni e anni di bugie lo travolge come una valanga rovinosa.
Ecco che quella che pensavo essere una storia dolce amara sulla fine di un amore, si trasforma in un'intricata vicenda di possibilità perdute, di rapporti genitoriali mancati, di scelte morali che non sempre coincidono con quelle del cuore. 
Forse un po' sovraccarico (di avvenimenti condensati, di tematiche forti, di rivelazioni a sorpresa), forse, in alcuni punti, un po' inverosimile, ma decisamente scorrevole e ben scritto, questo romanzo racconta l'incapacità di comunicare, di condividere con le persone amate i propri fardelli, anche quelli apparentemente inconfessabili; prima che sia troppo tardi, prima che le bugie soffochino la fiducia, prima di un epilogo senza vincitori né vinti.
Ottimo romanzo d'esordio, Noi due e gli altri, non si aggiudica un voto più alto solo per una questione di emozioni, del tutto personale. Ho fatto fatica, stranamente, a empatizzare con Beth; non sono riuscita a sentire fino in fondo il suo dolore, a fare il tifo per la sua "rinascita". Mi è parsa, quasi da subito, dieci passi più avanti di Adam, come se il suo cuore, in fondo, fosse già al di là dell'ostacolo. Adam, invece, l'avrei più volte strangolato, mi ha trasmesso rabbia ma anche una grande tristezza. Bello il finale, amaro e reale.

Genere: quello che non ti aspetteresti guardando la (fuorviante) copertina.
Pagine: 415.
Voto:                                                                            
 e mezzo.
  

           
                             

Commenti

  1. Questo romanzo mi attira da quando ho letto la recensione da Stefania, l'Annusalibri. Ora anche tu gli dai una recensione positiva, e mi fido. Spero di leggerlo presto ^^

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    1. Ho letto anch'io la bella recensione di Stefania :) Leggilo e fammi sapere cosa ne pensi!

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  2. Ah, felice ti sia piaciuto! Beth mi ha fatto tanta simpatia, ma Adam, a sorpresa, l'ho adorato.

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    1. Non so per quale oscuro meccanismo mentale..a me Beth non è piaciuta tanto. Quasi quasi tifavo per Adam.

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  3. Come te l'ho trovato sovraccarico. Come te non ho provato empatia per Beth (frase dipinta sul muro a parte). Mi è piaciuto, ma avrei tagliato un pochine di pagine: sono partita baldanzosa e verso la fine mi ero un po' stancata.
    Ciao da lea

    P.S: Ho finito l'uomo di Lewis!

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    1. Sì, troppe rivelazioni, troppi segreti, però io l'ho trovato scorrevole. Ho odiato Beth ad "alta quota" e in Rodeo Drive. Forse sono diventata puritana (oddio, che brutta cosa).
      ps) non oso chiederti se Lewis ti è piaciuto ;)

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    2. L'uomo di Lewis mi è piaciuto, ma non so come dire...mi è sembrata una ventata fredda nell'anima. Ho amato soprattutto la parte ambientata nel passato, nel collegio. E' un libro duro, senza lusinghe per il lettore. Un bel libro, ma ho fatto un po' fatica.
      Ma sai che pure io non amo molto le scene di sesso nei libri? A dirla tutta non mi interessano neanche i romanzi d'amore. Famiglia e amicizia: le tematiche che preferisco.
      Ciao da lea

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    3. Mi ero persa il tuo commento! nemmeno io amo i romanzi in cui si parla solo d' amore, con rare eccezioni. Il sesso non mi disturba in generale (a parte che se parliamo di libri erotici..non sono mai riuscita a finirne uno, per noia), in questo caso mi è parso..un po' fuori contesto.

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  4. NOn so perché non mi convince al punto da spingermi ad acquistarlo. Ho letto altre recensioni tutte positive, e la tua è molto accurata, però l'argomento forse non è troppo nelle mie corde. Resto indecisa!

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    1. Se l'argomento non ti attira, penso tu possa soprassedere, per ora. Hai letto David Nicholls? perchè questo romanzo un po' nello stile lo ricorda, ma secondo me c'è un mezzo abisso tra i due; Se non lo conosci (o lo conosci solo per One day), prova Nicholls!

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  5. bella recensione! anch'io ho provato più empatia verso Adam che verso Beth, sebbene mettendomi nei suoi panni credo che la delusione l'abbia aiutata a razionalizzare e a superare il dolore più facilmente...a presto! :)

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    1. Sicuramente lei era già stata ferita anni prima, quindi ha "mollato l'osso" più velocemente, però certi suoi atteggiamenti mi hanno un pochino irritata. Non è stato facile capirla.
      Baci!

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  6. non so cosa pensare, non sono convintissima che possa essere un romanzo nelle mie corde. mi segno il titolo per il futuro :)
    sempre bellissime le tue recensioni.
    Chicca

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