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Recensione: Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti (Ediz. Minimum Fax, 2012).

Buongiorno Lettori, oggi è una gelida giornata d'inverno, sta cadendo anche qualche fiocco di neve, e io sono pronta a parlarvi di un romanzo che mi ha inizialmente spiazzata e poi conquistata, si tratta di Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti. 

Cognetti, classe 1978, è l'autore de Le otto montagne, libro potente e magnificamente scritto che ho recensito la settimana scorsa (qui). 
Sofia si veste sempre di nero è un titolo meno recente, la sua pubblicazione risale al 2012 per Minimum Fax, ed è un romanzo anomalo, qualcuno descrivendolo ha parlato di una “raccolta di racconti” fra loro indipendenti, in realtà si tratta di dieci capitoli che nel loro insieme narrano la vita di una donna, Sofia, dalla nascita all'età adulta, attraverso i racconti assolutamente eterogenei di persone che con lei hanno percorso un tratto più o meno lungo di strada. L'infermiera che l'ha vista venire al mondo, i genitori, l'amico d'infanzia, la zia paterna, le coinquiline dei tempi della scuola di recitazione, l'uomo che si invaghisce di lei in età adulta: ciascuno ci dipinge la "sua" Sofia e le circostanze in cui le loro vite si sono più o meno intimamente toccate. È un romanzo corale, il risultato, con tanti protagonisti ed un unico fil rouge, la figura misteriosa e tormentata di Sofia, appunto, che rimane quasi evanescente sullo sfondo di tante altre esistenze; lei, l'unica a non raccontarsi mai, viene invece raccontata, bambina solitaria che desidera un fratellino, figlia inquieta che si incupisce davanti alle crisi dei genitori, mendicando un sorriso da parte della mamma e reclamando le attenzioni di un papà spesso assente, nipote dalla salute mentale instabile e da accudire, donna imbronciata dallo sguardo enigmatico, incapace di legarsi e sempre pronta a fuggire.

"..sapevo della porta che Sofia chiudeva senza salutare perchè odiava quel momento, i saluti andando via, gli abbracci: preferiva pensare che fosse sempre come andare di là, nell'altra stanza, assentarsi per poco".

Cognetti sperimenta e spiazza con un romanzo dalla trama non lineare, in cui protagonisti, tempi e stili di narrazione cambiano in ogni capitolo, ma che nel suo insieme stupisce per la piacevolezza e naturalezza del risultato (e sapete quanto io, come lettrice, ami solitamente la solidità e la semplicità!). 
Sembra di sfogliare un album fotografico e riconoscere i vari protagonisti in fasi diverse della loro vita, sapendo già, almeno in parte, quale sarà il loro destino. Imperfetti, spesso indifendibili nelle loro scelte, eppure così umani, l'autore ce li descrive con una penna delicata e indulgente, e dai loro piccoli grandi ricordi modella Sofia, personaggio irrisolto, forse neanche tanto simpatico, ma misteriosamente attraente, almeno per Pietro, l'ultimo narratore, l'unico a usare la prima persona e il tempo presente, l'unico che riesce a guardare dentro ai suoi occhi accarezzandone le imperfezioni dell'anima. Prima di lasciarla andare, perché se la vita dalla nascita  "è una nave che parte per la guerra", Sofia è un vascello dei pirati che non è disposto a mettere l'ancora stabilmente. 
C'è un Pietro anche nel romanzo Le otto montagne, libro sicuramente più maturo e corposo, ecco, mi piace pensare che si tratti in fondo della stessa persona (un alter ego dell'autore?), e che un giorno nel suo girare per il mondo incontrerà di nuovo Sofia e per entrambi sarà il tempo della serenità e del perdono. Mi sono così affezionata a loro, che glielo auguro di cuore!

Sofia veste sempre di nero è un romanzo particolare che mi sento di consigliarvi, Cognetti ha un innegabile talento nel narrare, ha uno stile pulito e solido e una grande empatia nei confronti dei suoi personaggi, ciò li rende credibili e vivi e fa di lui, a mio avviso, uno dei migliori autori della sua generazione.

Genere: L'isola che non c'è.
Pagine: 208.
Voto: 
 più.


Commenti

  1. Ciao Tessa! ^^ Ultimamente vedo foto de Le otto montagne ovunque e ne sono molto incuriosita. Questa recensione è davvero bella! Mi hai conquistata!

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    1. Grazie Adele! ti consiglio Le otto montagne spassionatamente! Davvero un bel romanzo. A presto :)

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  2. Inserito nella lista dei prossimi libri da leggere!
    Solo un appunto: "un innegabile talento" va senza la lacrima!

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    1. Grazie Sara, ho corretto il super refuso ;)
      Cognetti merita davvero, leggilo e fammi sapere come lo hai trovato!

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  3. Letto tempo fa attirata dal titolo e mi ritrovo a pensarla come te: un libro molto particolare che non può non conquistare!

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    1. Sono contenta sia piaciuto anche a te! in rete ho letto commenti non tanto positivi, io l'ho trovato molto particolare ma decisamente affascinante :)

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    1. Leggilo, ti piacerà (e Le otto montagne, secondo me, ancora di più). Baci.

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  5. Insomma....a tutto Cognetti! Però prima dovrei leggere i baltimore, la schine, il secondo e il terzo dei Cazalet...
    Ok, metto in testa Cognetti. ;-)
    Un bacio da lea

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    1. Adesso sono in fissa con Cognetti, quindi sì, vai con lui (in montagna, a New York..dove ti porta, va sempre bene).

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  6. Devo assolutissimamente leggerlo. :)

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  7. Cognetti lo avevo già segnato con la precedente recensione, che faccio segno anche questo? Ma sì :)

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    1. Sì, sì, secondo me merita! Prova Le otto montagne, per primo e vedi se ti piace come scrive :)

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  8. Pensa che questo libro è fermo in libreria da una vita e ogni volta non mi decido a leggerlo. So che sarà bello ma qualcosa di blocca O.o

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  9. Ciao Roby, fisicamente non posseggo questo libro, però vorrei leggerlo da molto tempo, ma non è mai arrivato il suo momento. L'attrazione c'è, speriamo poi anche il sentimento.
    "Sembra di sfogliare un album fotografico e riconoscere i vari protagonisti in fasi diverse della loro vita" questa tua frase mi ha colpita. A presto, baci

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    1. Arriverà il momento giusto anche per questo romanzo, ne sono sicura!

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  10. Ciao Tessa! Ne abbiamo già discusso, Cognetti lo riprenderò tra qualche tempo. Buona lettura!

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  11. ma perchè sono sempre convinta di aver commentato un tuo post e poi mi accorgo che non è così?
    accidenti che testa di pera cotta che sono ultimamente!
    in ogni caso segno anche questo ... ormai è un'ecatombe la mia wish list!

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    1. Grazie Chicca! e non parliamo di WL, ormai è una battaglia persa!

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  12. Mi interessa da una vita! E poi quanto mi affascina l'idea di questa donna che rimane misteriosa e allo stesso tempo conosciuta per bocca di altri. Era finito nel dimenticatoio, lo segno all'istante! Grazie Tessa :-)

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