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Recensione: Tanti piccoli fuochi di Celeste Ng (Ediz. Bollati Boringhieri, 2018).


1998, Shaker Heights, Cleveland, Ohio. Una comunità fondata su un insediamento Shaker e popolata da una maggioranza di benintenzionati democratici e abbienti, seguaci, anche se non proprio rigorosi, delle drastiche regole di vita stabilite dai loro predecessori. E due protagoniste diversissime: Mrs Richardson, quattro figli, perfezionista, impegnata in attività benefiche, ricca, che incarna la filosofia Shaker; Mia, madre single che ha scelto una vita itinerante fatta di lavori saltuari per dedicare tutto il tempo libero alla fotografia artistica, al momento occupata come domestica in casa Richardson in cambio di un piccolo alloggio. All’inizio troviamo Mrs Richardson in strada, davanti alle rovine fumanti della sua bellissima casa. Qualcuno ha appiccato un piccolo fuoco in ciascuna delle sue stanze perfette. Il dito della signora punta subito su Izzy, la più piccola dei suoi figli, una pecora nera appena adolescente, ora in fuga per chissà dove. Anche Mia ha una figlia adolescente, Pearl, che ha fatto amicizia con i ragazzi Richardson, si trova benissimo a Shaker Heights e convince la madre a metter fine al vagabondaggio… Allora come mai quella che dovrebbe essere una svolta decisiva nella vita delle due donne diventa invece un problema, e non solo per loro? Accade quando una vecchia amica di Elena Richardson adotta una neonata abbandonata da una giovanissima cinese. La madre, clandestina, si pente presto del suo gesto, reclama la piccola, e nasce una battaglia per la custodia che divide l’intera città, con Elena e Mia su due fronti opposti. Nella mente della democratica Mrs Richardson scatta il sospetto che Mia nasconda un passato torbido, ma la sua indagine ossessiva avrà un costo altissimo per tutti. Lo stile fluido di Celeste Ng viene paragonato dalla critica americana a quello di Elena Ferrante, e la trama è tipica del romanzo popolare: segreti, agnizioni, rivelazioni sorprendenti. E sullo sfondo controversi, attualissimi, problemi sociali: immigrazione, povertà, razza, adozioni, e diffusa ipocrisia, non solo istituzionale.


Tanti piccoli fuochi, seconda opera dell'autrice Celeste Ng, è un romanzo che ha riscosso un notevole successo negli Stati Uniti, tanto che presto diventerà anche una miniserie televisiva, ma che in Italia non è ancora molto conosciuto. Perlomeno io non lo conoscevo. L'ho acquistato d'impulso, attirata dalla copertina e dalla sinossi e l'ho iniziato con curiosità ma senza particolari aspettative: mi sono bastate poche pagine per capire di avere tra le mani un gran bel romanzo, molto nelle mie corde, con una storia intelligente e ben scritta. Decisamente una bella sorpresa! 


Ricchi, democratici, benintenzionati. Il perfetto ritratto degli abitanti di Shaker Heights, un sobborgo di Cleveland, Ohio, costruito su un insediamento di Shakers (un gruppo appartenente a un movimento cristiano, molto simile al quaccheresimo) risalente al 1822. 
A Shaker Heights tutto è ordinato, lindo e tranquillo; dietro i giardini ben curati, dentro le belle case dove il sogno americano sembra rinnovarsi e avverarsi ogni giorno, ci sono regole ferree, disciplina e tradizione.
Mrs Elena Richardson ama le regole, le rendono la vita più semplice, le ha sempre osservate, fin da bambina. 

"Da piccola le avevano insegnato a rispettare le regole, a credere che il buon funzionamento del mondo dipendesse dalla loro osservanza, e lei le rispettava - e lo credeva."

Giornalista del quotidiano locale, sposata con un avvocato, impegnata nel sociale, Mrs Richardson ha scelto l'opulenta tranquillità  di Shaker Heights per crescere i suoi quattro figli. 

Eppure, eccola qui, Elena Richardson, nelle prime pagine del romanzo, in vestaglia davanti alla sua bella casa quasi completamente bruciata: un rogo iniziato con tanti piccoli fuochi, uno per ogni stanza da letto della dimora. Il pensiero di Mrs Richardson va subito alla figlia minore, Izzie, l’adolescente ribelle tanto diversa dai fratelli. Izzie, dispettosa, emotiva, contestatrice, i capelli arruffati e gli anfibi sempre ai piedi: niente regole per lei, già etichettata dalla comunità come quella "stramba" e diversa. Se Izzie ha materialmente appiccato il fuoco, pensa Elena, sicuramente qualcuno le ha messo in mano benzina e fiammiferi. E chi se non Mia Warren, l'intrusa, l'estranea, l'artista eccentrica? Vita da zingara girovaga e un passato misterioso, Mia è approdata a Shaker Heights con la figlia adolescente, Pearl, qualche mese prima. E da allora nulla è stato più come prima. 

"Come un incendio prativo. Sembra la fine del mondo. La terra è bruciata e nera e tutto il verde è sparito. Ma dopo un incendio il terreno diventa più ricco, e possono crescere cose nuove."

Tanti piccoli fuochi racconta con stile limpido, evocativo e preciso, i mesi che precedono l'incendio, quelli che vedono l'incontro e lo scontro tra due donne che hanno fatto scelte di vita diametralmente opposte, due madri che hanno cresciuto i propri figli secondo valori apparentemente inconciliabili. 
Mentre i ragazzi Richardson e Pearl si legano sempre più, vivendo amori, amicizie e piccoli grandi tradimenti adolescenziali, e una drammatica storia di adozione, di abbandono e di strisciante razzismo infiamma gli animi di Shaker Heights, Elena e Mia vedono pian piano cadere le proprie certezze.
Perché se la piccola Izzie Richardson aspira alla libertà e alla vita nomade delle Warren, e Pearl Warren, al contrario, invidia la famiglia numerosa, ben integrata e assolutamente tradizionale dei giovani Richardson, è evidente che, malgrado le buone intenzioni, entrambe le madri hanno in un certo senso fallito. 

Tanti piccoli fuochi è un romanzo al femminile che racconta una certa società borghese americana, democratica nel voto, ma profondamente conservatrice nell'anima. È una storia in cui è centrale il tema della maternità, delle gioie, dei dolori, delle fatiche e delle paure che ruotano attorno al ruolo di madre, ma che parla anche di famiglia, di adolescenza, di scelte che cambiano la vita. 
Un po' young adult, un po’ storia famigliare su sfondo sociale, questo è un libro che si legge tutto d'un fiato, che intrattiene ma fa anche pensare, garbato ma pungente nel denunciare perbenismi e ipocrisie di una comunità solo apparentemente perfetta. 
Assolutamente consigliato!

Genere: Tra high school e club del golf, tante piccole ipocrisie.
Pagine: 374.
Voto:
 e mezzo.



Commenti

  1. Mi ricorda un po' Big Little Lies, tra le altre cose, ed era finito in lista da tempo. Peccato su Libraccio non se ne parli... E' così bello che nessuno vuol darlo via, dici? :)

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    1. Sì, un po' Big Little Lies nell'ambientazione, ma più "teen" e un po' più a sfondo sociale. Secondo me ancora troppo poco conosciuto e poco recensito. Credo mi prenderò anche il cartaceo, da tenere in libreria.

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  2. Recensione da dieci AllStar e un paio di Stan Smith:) Mi sono imbattuta anche io in questo titolo quasi per caso e non riuscivo più a staccarmi dalla sua trama intelligente, intricata e al contempo fluida e credibile. Unico neo, il finale. A te è piaciuto? A me,ehm, ni.

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  3. Se vuoi anche il cartaceo devo leggerlo. Limpido, come sempre, il tuo pensiero. Ciao da,Lea

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  4. Ho letto l'esordio di Celeste Ng, Quello che non ti ho mai detto. Mi piacque moltissimo, perciò sono contenta di sapere che anche questo è un libro da leggere.

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