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Recensione: Il corpo che affiora di Viveca Sten (Ediz. Rizzoli, 2010).

L'atmosfera idilliaca dell'isola di Sandhamn, nell'arcipelago di Stoccolma, viene turbata dall'ombra della morte e del delitto. Il corpo di un uomo di mezza età affiora accanto a uno scoglio, avvolto in una rete da pesca. L'uomo è Krister Berggren, viveva da solo in uno squallido appartamento della periferia di Stoccolma, e a casa sua le uniche tracce di un qualche rapporto con altri esseri umani sono una foto della madre e una cartolina della cugina Kicki. E anche quest'ultima, Kicki, viene trovata uccisa, avvelenata. Le indagini sono affidate all'ispettore Thomas Andreasson, che può contare sull'aiuto di una sua amica d'infanzia, Nora Linde, avvocato. La scia di delitti è finita o continuerà? E le due vittime sono state eliminate dallo stesso assassino? Per scoprirlo, Thomas e Nora dovranno portare alla luce inconfessabili segreti.

Oggi vi parlo di un romanzo giallo, Il corpo che affiora di Viveca Sten, libro d'esordio e primo volume della serie I misteri dell'isola di Sandhamn, dalla quale è stata tratta anche un serie tv. Purtroppo questo titolo, pubblicato nel 2010, è l'unico tradotto in italiano e immagino rimarrà tale.
Si tratta di un giallo nordico piuttosto anomalo, che non soffre della lentezza di alcuni dei suoi conterranei, e nemmeno dell'atmosfera fredda e buia che il nostro immaginario collega all'estremo nord dell'Europa.
L'arcipelago di Sandhamn vicino a Stoccolma, dove si svolge l'azione, appare, malgrado la serie di morti apparentemente non collegate l'una all'altra che lo scuote, come un gioiello di isolotti e insenature, una natura incontaminata dove godere delle lunghe giornate estive, del sole tiepido, di gite in barca, di profumo di salsedine e mirtilli. 
Forse la trama gialla è un po' fiacca, ma l'ambientazione e la descrizione dei protagonisti, l'ispettore Thomas Andresson e l'avvocato Nora Linde, è accattivante. Lui, gigante biondo e sufficientemente tormentato, lei, amica d'infanzia "peperina" con "allegra" famigliola al seguito.
Si tratta di un romanzo semplice, che ricorda molto, per stile e ambientazione, la più famosa Camilla Lackberg. Non troverete i diversi piani temporali, né la trama intricata, che della Lackberg sono un po' il marchio di fabbrica, ma il libro è scorrevole, il finale è movimentato e l'interesse è catturato, almeno nel mio caso, soprattutto dalla storia personale dei protagonisti.
Sinceramente, visto che a quanto sembra non verranno tradotti altri titoli di questa serie, non so se consigliarvelo. Potrebbe essere una piacevole lettura estiva (o pasquale, o per un pigro weekend), reperibile in ebook a un prezzo piccolo piccolo.

Genere: omicidi in paradiso.
Pagine:382.
Voto: 


Commenti

  1. Si capisce che questo libro non ti ha attorcigliato le budella...però un gigante biondo è sempre una buona cosa ;-) no?????
    Un saluto da lea

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    1. Ah, sì sì! infatti un piccolo movimento ormonale me l'ha dato! ;)

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  2. Risposte
    1. Penso sia un romanzo che si può evitare senza troppi rimpianti. Forse avendo tutta la serie a disposizione, la lettura potrebbe essere più interessante, ma così...

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  3. Da poco ho letto un romanzo "nordico", sebbene fosse uno young adult, e anche lì tanto gelo, tre stelle e, in copertina, gente che annega. Naaa. :)

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    1. Qui passi per l'annegata, ma il gelo in un racconto estivo ambientato in un paradiso...proprio no. Pessima cover, romanzo sufficiente.

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