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Recensione: La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione (Ediz. Mondadori, 2015).

Scrivere questa recensione non è facile, per niente. Il romanzo d'esordio di Valeria Ancione, La dittatura dell'inverno, racconta una storia solo in apparenza “romantica”. In realtà la lettura tratta numerosi temi spinosi e solleva un sacco di quesiti (ed un sacco di reazioni, lo ammetto, non sempre positive). 

Leggere La dittatura dell'inverno è un po' come fare sesso senza preliminari (in senso figurato).
Non si lascia grande spazio ai preamboli quando, poco dopo l'inizio del libro, Nina, moglie di Michele, con cui gestisce brillantemente tre librerie e madre di 5 figli, incontra in piscina Eva. Eva è giovane, bella, intelligente..ed attratta da Nina. Non fa nulla per nasconderlo, lo dichiara apertamente, da subito. Nina, che di anni ne ha 40 (i fatidici anta!), una vita piena, anche troppo, è consapevole dell'attrazione che vibra nell'aria; forse pensa di poterla gestire, si illude di poterlo fare, ma scherza col fuoco e non fa il passo indietro che la cautela imporrebbe. Così il gioco di incontri, sguardi, sfioramenti, prima casuali, poi intenzionali, va avanti, ben lasciando intendere che l'amica del cuore diverrà qualcosa di più.
Si arrovella, Nina, su un amore che non era contemplato nella sua esistenza di moglie innamorata e sposata da molti anni con l'uomo che mai, nel corso della narrazione, metterà in discussione.
Pensa ad Eva, al significato di un sentimento che trascende il genere sessuale, ma non si pone la domanda che personalmente io mi sarei aspettata: “perchè tradisco Michele?”, indipendentemente da “con chi” lo tradisco. Per noia? per curiosità? per sentirmi amata ed attraente (ecco la crisi degli anta)?
Perchè se l'amore ti coglie di sorpresa è lecito non porsi troppe domande, ma se la tua vita “ordinaria” va avanti, tra torte, librerie, tate fedeli, bimbi da crescere, adolescenti da capire ed un marito (uomo quasi perfetto) verso il quale provi comunque un'innegabile attrazione...il problema “sto tradendo”, in qualche modo te lo devi pur porre.
Quando poi, lontana dalla piccola, coraggiosa Sara, che viceversa pare aver compreso la potenziale distruttività di un amore "impossibile", Nina cerca qualcosa (conferme sul suo essere attraente? sulla sua inclinazione sessuale?) in due personaggi piuttosto tristi, il Direttore ed il Professore...allora la confusione diventa massima (pure con una punta d'irritazione da parte mia). Niente preliminari per questi incontri fugaci, furtivi e decisamente senza amore.
Sarà poi vero che una mente libera deve poter esplorare ogni tipo di sentimento, per poi, liberata, “tornare a casa”? O non è piuttosto una forma di egoismo dare per scontato che a casa, nel frattempo, non sia accaduto nulla di irreparabile?
" I due uomini sono ancora presenti nella mia vita e sto cercando di capire pure come chiudere questo capitolo. Anche loro hanno aggiunto qualcosa all'idea che ho di me. Non sono state avventure negative, le definirei esplorative, ed anche a questo non riesco ad affibbiare il nome "tradimento". D'altronde quante persone avrei tradito? Michele, Eva e in più questi due uomini? non è possibile...."
Nella bella copertina di questa edizione, si vede una donna, dentro una vasca, allo specchio, circondata dal verde di un bosco; non so perchè ho subito pensato ad una moderna Biancaneve, poi, man mano che leggevo il romanzo, mi è venuta in mente un'attraente e vanitosa regina che chiede allo specchio ossessivamente “chi è la più bella del reame?”.

Mi è piaciuto lo stile caldo ed affettuoso dell' autrice quando racconta del suo rapporto con i figli, della quotidianità, del marito, delle vacanze al mare; è evidente un richiamo autobiografico che rende solida la narrazione. Nel racconto della storia tra Nina e Eva, ed ancora più nei momenti con il Professore ed il Direttore, lo stile mi è parso meno convinto e decisamente meno frizzante.
In conclusione, un esordio coraggioso, una storia atipica, a tratti “impopolare”, che lascia spazio a molte interpretazioni ( e chiaramente questa recensione è solo la mia personale interpretazione dei sentimenti della protagonista).


Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Libro d'esordio decisamente inutile del quale si può fare volentieri a meno. Scritto con mano incerta si perde nei meandri di storie che vorrebbero scandalizzare ma che risultano, alla fine, elucubrazioni di borghesi in perenne deficit di emozioni. Che chi gestisce librerie faccia anche crostate (è il caso della protagonista) non rende meno amara la lettura dei capitoli che si susseguono all'insegna della noia più imbarazzante. La protagonista ama una donna? Buon per lei se ha fatto finalmente outing...

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    1. Mi viene da dire....magari avesse fatto outing! Il romanzo si sarebbe perso in meno elucubrazioni, come dici tu.

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    2. me lo consiglieresti per una vacanza invernale iin un family hotel posta www,posthotel.it? o serve silenzio massimo?

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  3. Si poteva dire molto di più di questo romanzo, avendolo letto. Compreso che la stessa identica recensione (chi ha copiato chi?) si può trovare su un altro sito. Ma con il nome di un altro account.
    Comunque non deve piacere per forza.

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    1. Scusami Anonimo se mi permetto. Non ho letto il libro, ma quando per caso mi imbatto in commenti di questo tipo...non riesco a mordermi la lingua. Innanzi tutto se scrivi un'accusa portala fino in fondo e argomentala, e poi...è facile infangare il lavoro altrui dietro alla scritta "Anonimo".
      Hai ragione solo un punto: Non deve piacere per forza.
      Scusa Tessa, forse non approverai, ma non ho resistito.
      Salvia

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    2. Non ti scusare! amo la libertà di espressione, mi piace che le persone si sentano a proprio agio e passino di qui per raccontare qualcosa e commentare. Non amo invece le provocazioni, se non argomentate, come dici tu, le amo ancora meno. Penso che anonimo si riferisse peraltro non tanto alla mia recensione (che non mi pare compaia da nessuna parte con un nome diverso dal mio) ma al commento di Saro Tanca, che naviga nel web un po' ovunque (vari siti, ma stesso nome, ad onor di cronaca).
      Ho quasi l'impressione sia qualcosa di personale tra loro...e lascio correre.
      Grazie a te xxx

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    3. Mi scuso, Non sono una frequentarice di blog e non so muovermici, per questo risulto anonima. Mi chiamo Sara S. e non volevo lanciare accuse a casaccio. Mi è capitato di comprare e leggere questo romanzo, e avrei davvero molto da dire perché mi è piaciuto -poco e non mi è piaciuto - molto. Dovunque cerco recensioni trovo questo Saro Tanca (nome che pronunciato al contrario, in dialetto siciliano è una espressione piuttosto volgare) che scrive la stessa cosa, quasi con ossessione, e in un sito che non ricordo, forse Ibs, o Amazon, risulta esserci lo stesso commento ma con un nome diverso. Non mi sembra molto serio. Sembra più l'operato di una persona che vuole offendere l'autrice che di un lettore che vuole condividere il suo punto di vista.

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  4. Niente paura Sara e benvenuta! Ormai abbiamo tutti capito che il ST è un commentatore seriale! chiudiamo l'argomento..e invece, se ti va, raccontaci cosa ti è piaciuto e cosa no di questo romanzo! confrontiamoci!

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  5. Penso che a Sara S. o anonimo il libro sia piaciuto per il semplice fatto che l'ha scritto. Naturalmente nessuno può parlarne male perché se no pensa che chi critica il suo libro ce l'ha con lei... Paranoie d'artista...

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  6. Libro bellissimo che celebra la libertà della donna, non più relegata in un ruolo che non le si addice. Complimenti all'autrice, dotata di una scrittura che incanta e ci regala sublimi emozioni.

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  7. Perchè ho l'impressione di trovarmi in mezzo a qualcosa di personale?? non avevamo chiuso l'argomento?
    Dai, con tutti gli altri romanzi che possiamo commentare...voltiamo pagina!

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  8. questo libro mi ha appassionato ...fino metà mi sono lasciato coinvolgere dalle scelte assurde e non condivisibili di Nina ...ho fatto il tifo per il loro amore ....poi ho capito che la chiusura era la più triste e borghese che si potesse immaginare. Ho tenuto il libro sul comodino per 2 notti non volendo leggere le ultime 20 pagine per non permettere che si compisse il brutto finale ...poi l'ho letto e me ne sono pentito.
    Ho anche ripreso dopo la fine alcuni punti per capire meglio alcuni passaggi ...ed ho capito tra l'altro che il titolo per quanto bello c'entra poco. Nel libro solo poche pagine sono in inverno (benchè ce ne siano ben due di inverni) ed in più Nina d'inverno si innamora e d'estate ammazza il suo amore ....chiamiamolo allora la dittatura dell'estate

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    1. Una storia molto controversa, quella di questo romanzo. Il finale ha lasciato anche a me l'amaro in bocca, ma ho avuto perplessità anche su molti altri punti!
      grazie di essere passato ed aver lasciato un commento!

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    2. Salve. Non so come entrare nel blog per cui figurerò anonimo ma il mio pseudonimo è Lucy. Anch'io ho letto il libro ed ho avuto molte perplessità...il tema dell'amore omosessuale andava secondo me trattato in maniera un pò più approfondita e delicata, e senza cadere nei soliti luoghi comuni ("nessun uomo mi ha amato come lei, solo una donna sa come far stare bene un'altra donna e bla bla bla"). Ho invece percepito (parere personale sia ben chiaro) una specie di nevrosi da "desperate housewife" della protagonista che non si capisce cosa voglia dalla vita. Non mi ha emozionato affatto anzi in alcuni punti mi ha anche disturbato.

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    3. A distanza di mesi questo libro continua ad essere analizzato e commentato, siamo quasi tutti d'accordo che i protagonisti sono impopolari, disturbanti ecc. Ci confrontiamo, a dimostrazione che nessun libro è inutile!

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  9. io l'ho letto durante il mio soggiorno al hotel alto adige www.belvita.it e posso dire che é stato tempo sprecato. ci sono libri piu interessanti di questi e meno noiosi

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  10. Finito adesso. Era partito bene con il dramma interiore di nina e la volontà di volerne uscire poi con la richiesta di aiuto al marito. Ma poi ? Che succede ? Andare con 2 uomini nel giro di poche ore nn è tradimento ? Perdipiù ripetutamente anche x strada... Nn si confessa ? E se l'avesse fatto il marito che ne esce come un fesso? Deludente

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    1. Perfettamente d'accordo con le tue sensazioni! grazie di essere passato e di aver lasciato le tue impressioni.

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  12. Ho letto questo libro alcuni mesi fa. Io l’ho trovato bellissimo, è vero, forse le due protagonista meritavano una caratterizzazione più forte, soprattutto Eva, che l’autrice ci racconta essere traduttrice, ma di lei non si sa molto, soprattutto le sue giornate e a tratti i suoi pensieri. Io l’ho trovato molto bello perchè credo che l’autrice abbia provato a scrivere nero su bianco esattamente i pensieri, le paure, le indecisioni di Nina, esattamente così, come sono scivolate fuori da questa donna sposata, un po’ incasinata che però ha provato a vivere questa relazione omosessuale. Nella recensione che ho letto noi ci poniamo mille domande… è tradimento?, ma Nina sa cosa vuole? Ma Michele come ha fatto a non capire…. ma quando noi, nella vita quotidiana ci innamoriamo uomo o donna non ha distinzioni, siamo lucidi? Sappiamo rispondere a queste domande? No davvero, così l’autrice non ce lo dice, ci racconta e basta, senza bisogno di spiegare, perchè l’amore spesso non si può spiegare. Si a me è piaciuto questo libro…

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