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Recensione: Chi manda le onde di Fabio Genovesi (Ediz. Mondadori, 2015).


Chi manda le onde, ultimo romanzo di Fabio Genovesi, è una favola dolce-amara sulla ricerca della felicità: racconta sentimenti antichi ma propone personaggi molto moderni.

C'è la piccola Luna, ragazzina albina e pertanto "diversa", malgrado una spiccata intelligenza e sensibilità, c'è suo fratello Luca e l'amico Zot, orfano di Chernobyl, abbandonato dai genitori, dimenticato dall'ente benefico che lo ha portato in Italia e pure dalla "mamma affidataria"; lui, che parla come un anziano ed intona canzonette anni '50, è l'outsider per definizione e di questa storia è un po' il grillo parlante. Poi abbiamo la bellissima Serena, ragazza madre che pare non lasciarsi mai andare (anche perchè le volte che lo ha fatto...ne son successe delle belle!), Sandro, quarantenne che vive con la mamma che ancora gli organizza la vita, un paio di amici di Sandro, sfigati pure loro ed altrettanto figli dei nostri giorni e per chiudere in bellezza, c'è Ferro, ex bagnino astioso con la mania dell'invasione russa.
Un'armata Brancaleone di personaggi squinternati e surreali sbattuti qua e là dalle onde del mare della Versilia, quel mare che, come la vita, ogni giorno regala cose ma altrettante ne ruba.
Il romanzo li segue nel loro "naufragio", tra amori impossibili, lutti strazianti, statue di antiche civiltà, gite "fantozziane" , lezioni di catechismo tutte da ridere, lavori strampalati e.. un cadavere da nascondere. Si incontrano e si scontrano, i nostri protagonisti, si odiano e si amano, si prendono per mano aspettando l'onda perfetta che li porterà in salvo sulla terraferma.
E' una favola noir che tocca tanti argomenti: la diversità, il bullismo, la solitudine, la disoccupazione, gli uomini eterni peter-pan, le donne in costante lotta per i proprio figli, i nuovi ricchi, la perdita delle tradizioni, raccontati con tono sempre ironico ed affettuoso.
E' l'ironia la carta vincente di questo romanzo che alterna momenti di commozione e di riflessione "saggia" (magari un pelo buonista) a episodi comici e davvero inverosimili, senza mai perdere un acuto e tagliente senso dell'umorismo.
Personalmente non sono una grande fan dei racconti surreali ed ammetto di aver trovato la narrazione in alcuni punti un po' macchinosa, ma c'è davvero qualcosa di attraente ed originale in questo libro e nei suoi protagonisti. Qualcosa che mi fa venire voglia di leggere altro di questo autore che non conoscevo!*
Menzione speciale alla copertina azzeccatissima!

Genere: favola noir, la rivincita degli underdog.
Pagine: 391
Voto 
 e mezzo

*Qualcosa sull'autoreè nato a Forte dei Marmi nel 1974. Ha scritto i romanzi Versilia Rock City ed Esche vive, tradotto in dieci Paesi tra cui Stati Uniti e Israele, il saggio cult Morte dei Marmi eTutti primi sul traguardo del mio cuore, diario on the road della sua avventura al Giro d'Italia. Collabora con il Corriere della Sera e Glamour.

Commenti

  1. Mi ispira molto, ottima recensione :)

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  2. Che bella recensione! Credo che lo leggerò, me ne ha parlato tantissimo la mia amica Laura e credo proprio che sarà una delle mie prossime letture. Un abbraccio :-)
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    1. Ho visto che è in lizza per il premio Strega! leggilo, che poi ci confrontiamo. E' molto carino.

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