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Chiacchiere Librose: romanzi da leggere...con il fazzoletto a portata di mano!

Cari Lettori, oggi ho voglia di fare quattro chiacchiere con voi. Eccoci quindi pronti per un nuovo appuntamento con le Chiacchiere Librose, dedicato ai libri da leggere...tenendo a portata di mano una scatola di fazzolettini!

Voi piangete davanti alle pagine di un libro? Vi succede? O preferite il buio della sala cinematografica e un film commovente? Io non faccio grosse distinzioni, forse al cinema, per pudore, mi trattengo un pochino, ma quando attacca il magone, non c'è scampo!
Fin dalla più tenera età per me è stato chiaro che c'è un genere di libri e film che proprio non posso affrontare senza rischio di disidratazione: si tratta delle storie che parlano di animali e che, nella maggior parte dei casi, è scientificamente provato, non vanno a finire bene. E se a sei anni i miei genitori mi ha frettolosamente portata fuori dal cinema durante la proiezione di Bambi, a 40, leggendo Io & Marley (di John Grogan), singhiozzavo talmente tanto da provare una certa vergogna.
Diamo quindi per scontato che quadrupedi dagli occhi dolci e dal destino segnato nella mia libreria sono banditi.
Passiamo ad altri generi ed altri tipi di lacrime. 
Un giorno di David Nicholls. Di solito le storie d'amore travagliate non mi provocano esondazioni, ma il finale di questo romanzo, finale per me inaspettato, mi ha davvero messa ko. Una lacrima (più di una, dai), di tristezza, impotenza e incazzatura verso il destino crudele, è scappata.
Io prima di te di Jojo Moyes. Qui non ho scusanti, avevo ben intuito dove andava a parare la cosa, ero consapevole che l'autrice voleva scatenare un fiume di lacrime. Una buona ragione per non dargliela vinta. E invece no! Quell'irritante pizzicorino dietro la palpebra, e via, parte il piagnisteo, magone, frustrazione e pure un po' di nervoso: Jojo hai vinto, mannaggia a te!
Paula di Isabel Allende. Ecco, questo è uno dei romanzi più strazianti che ricordi. Storia autobiografica di una madre che inganna la morte raccontando aneddoti di famiglia, per poi cedere e consegnarle l'amatissima figlia, affetta da una rara malattia; insomma, vi siete fatti un'idea, è un libro di una tristezza infinita, ma anche di grande poesia. Necessita di scorta di fazzoletti formato famiglia.
Molto forte incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer. Il mondo dopo l'11 settembre. Un bambino che cerca i ricordi del padre, morto nel crollo delle Torri; storia di un viaggio nel dolore, nella conoscenza, nella pietà. Commuove, senza esagerare. Ed è un romanzo da leggere assolutamente.
Una stella tra i rami del melo di Annabel Pitcher. Il tema è simile a quello del libro precedente ma la storia si focalizza di più su complicati rapporti famigliari. Incredibilmente tenero e delicato, mi ha fatto sorridere, ma anche piangere, un mix di emozioni che vale la pena provare (lo trovate tra i miei libri del cuore).
Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. Romanzo famosissimo dove convivono parti molto tragiche e momenti di grande delicatezza. Il finale, che apre il cuore alla speranza, è da lacrima, non è una lacrima triste, ma da immedesimazione e da calo della tensione. 
L'autunno dell'innocenza. Il corpo (meglio noto col nome del film che ne è stato tratto: Stand by me). Racconto contenuto nella raccolta Stagioni diverse di Stephen King. Il finale appanna l'occhio, è pura commozione e il film non è da meno. Da leggere. Stesso autore, romanzo un po' meno noto, che mi ha commosso, Cuori in Atlantide, non sono una fan sfegatata di King, ma la potenza narrativa dei suoi romanzi è innegabile.
Un albero cresce a Brooklyn di Betty Smith. Un classico americano, un grande romanzo, potente, commovente, basta leggere la trama (andate, cosa aspettate?) per intuire che il fazzoletto va tenuto a portata di mano. 

Mi fermo, consapevole di aver sicuramente dimenticato qualche romanzo che ha fatto piangere tutti, proprio tutti. 
Non è invece una distrazione l'aver tralasciato titoli come Colpa delle stelle  di Green (che mi ha irritato come pochi, altroché lacrime) e Non ti muovere della Mazzantini (che ho cordialmente odiato anni fa, occhi asciuttissimi).
Ma queste sono altre storie e altre chiacchiere!






Commenti

  1. Cara Tessa, grazie per queste chiacchiere librose che mi hanno riportato alla memoria romanzi che ho letto e che ho amato....pur non essendo proprio il mio genere quello "strappalacrime". Concordo con il tuo giudizio di "Un giorno": a me è piaciuto molto, mi h davvero commossa soprattutto il finale del tutto inaspettato mi ha lasciato a bocca aperta....Li ho letti quasi tutti e tra questi, secondo me, il migliore è quello di Jonathan Safran Froer mentre mi manca quello della Pitcher. Dici che vale la pena recuperarlo?? Un abbraccio:)

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    1. Ciao cara, Foer ha scritto un gioiellino, ma quello della Pitcher, seppur meno "geniale", è davvero un libro che non si dimentica. Trovi la mia recensione qui sul blog e recentemente ne ha scritto una bella disamina anche Lea di Due lettrici quasi perfette. Io te lo consiglio!

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  2. Io & Marley è un tallone d'Achille anche per me (che sono pure fiera proprietaria di due labrador!). Poi piango, sempre, con i libri di Lorenzo Marone, mentre tendo a rimanere poco coinvolta dalle storie d'amore (sarà per questo che mi chiamano yogurt?). Oh, ho pianto tantissimo primo romanzo di Fausto Brizzi.

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    1. Guarda, Io e Marley, che pure era scontatissimo, mi provocò singulti più che singhiozzi; io proprio da certi romanzi mi devo tenere lontana. le storie d'amore di solito non mi fanno piangere, ma quelle due mi hanno fregato! Ho sul comodino il secondo libro del "tuo" Lorenzo..piangerò?

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    2. Più che la storia in sé, ti farà piangere il senso di abbandono che proverai alla fine. Adesso io e il "mio" Lorenzo, ci sediamo qui e aspettiamo che tu legga. Fai caffè, su!!

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  3. Dunque.. ho pianto in Un giorno, ma quando lui la trascura al ristorante. Pianto tanto in Chi manda le onde e in cento giorni di felicità, meno in Io prima di te. Groppo in gola x Una stella tra i rami del melo e pianto grandissimo x la morte di Piton in Harry Potter (sono strana lo so). Devo recuperare Foer. Assolutamente!
    Bello stare nel tuo salotto Tessa.
    :-)
    Ciao da Lea

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    1. Ah, il mio salotto! non è quello dei Cazalet, ma ce la metto tutta! :) e poi, hai visto che tacchi per l'occasione?
      recupera Foer, io recupero Cento giorni di felicità!

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  4. Ciao Tessa.. Anche io come te non riesco nè a vedere film con gli animali, ma peggio ancora leggere libri con loro come protagonisti... Proprio stasera in tv stanno trasmettendo Io e Marley, ho subito cambiato canale, il libro non riuscirei mai a leggerlo :'D
    Per quanto riguarda i libri che finora mi hanno fatta singhiozzare cito sicuramente "Venuto al Mondo" di Margaret Mazzantini e "Quando all'alba saremo vicini" di Kristin Harmel ;)

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    1. Ciao! mi pare che su Marley siamo tutti d'accordo! io mi riprometto di leggere Venuto al mondo (con la Mazzantini non ho un buon rapporto!) e vado a vedere l'altro titolo che hai citato perchè non lo conosco!
      Grazie dei consigli e di essere passata :)

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  5. Ciao! Anche io ho pianto tantissimo per Io prima di te e una lacrimuccia pure per Un giorno e Il cacciatore di aquiloni. Un libro che mi aveva fatto piangere tanto è Venuto al mondo della Mazzantini (Non ti muovere invece NO!!)

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    1. Venuto al mondo è molto quotato, vedo! Io dopo Non ti muovere ho un blocco nei confronti della Mazzantini!
      Baci xxx

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  6. Ciao Tessa! Beh questa chiacchierata mi è piaciuta molto. Dunque io come te scappo a gambe levate dai libri con animali che fanno una brutta fine oppure con bambini che muoiono per malattia o violenza. Non ce la faccio, quindi non li leggo! Paula mi ha lacerato, anche se alcune scelte dell'autrice mi hanno infastidita ( ma come sai il mio rapporto con l'allende è conflittuale) tutti gli altri non li ho letti, ma Nicholls e Jojo sono già sullo scaffale! Aspetto con piacere la tua prossima chiacchierata.
    Ahhhh dimenticavo, mi sono prosciugata con "un uso qualunque di te" "Daria " "cento giorni di felicità " non prendermi per pazza, ma anche con l'ultimo libro della serie di Harry potter ho dato il meglio, ero al settimo mese di gravidanza, quindi gli ormoni...

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    1. Ma sai che a domanda precisa "un libro che ti ha fatto piangere" , posta a amici e parenti...molti hanno risposto Harry potter! io, come sai, non l'ho praticamente letto :(
      Paula per me è il libro più "piangioso" di sempre. Ricordo che mia cugina, nel periodo in cui lo leggevamo, aveva la febbre e sosteneva che era il libro che la provocava con tutta quella tristezza!

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  7. Eccomiii a condividere le mie lacrime xD
    Anche per me le storie tristi incentrate sugli animali sono bandite...non ce la posso fare. Tra quelli che hai citato 'Un giorno' mi ha commosso tantissimo, sia il libro che la versione cinematografica (a fine pellicola siamo rimasti soli in sala, mio marito aspettava pazientemente che smettessi di piangere per poter uscire). Io comunque mi commuovo spesso, lo ammetto, da quando sono diventata madre ancora di più, una vera piagnona, quindi i titoli sarebbero tanti. Ne cito un altro che mi ha fatto consumare pacchi di fazzoletti: Amabili resti. Un abbraccio :*

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    1. Ciao Stefania, sai che Amabili resti è nella mia WL da secoli e ancora non l'ho letto?! devo rimediare.
      Al cinema la mia volta più imbarazzante è stata con L'attimo fuggente, singhiozzavo così tanto che per uscire ho aspettato l'inizio dello spettacolo successivo.
      Baci xxx

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  8. Ciao Tessa! Quanti bei romanzi hai tirato fuori dal cilindro...e quante lacrime anche io ho versato! Paula è stato devastante e bellissimo al tempo stesso; un albero cresce a Brooklyn, forse il mio romanzo preferito in assoluto, mi ha fatta piangere anche di gioia, alla fine; Stan by me quando l'ho finito per fortuna avevo gli occhiali da sole, ero un fiume di lacrime per l'emozione e la nostalgia che mi ha fatta provare...Io e Marley ho visto solo il film, cuore gonfio anche lì, Invece "molto forte incredibilmente vicino" non mi è piaciuto affatto. Credo di essere l'unica al mondo, ma zero empatia con i personaggi. Succede a volte. Un saluto e a presto
    Paola

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    1. Sì, succede! in effetti nel libro di Foer c'è una certa commozione, ma senza esagerazioni (il film che ne è stato tratto è quasi più coinvolgente). Hai provato Annabel Pitcher? il suo romanzo è più ingenuo, più adatto a un pubblico anche giovane, ma io l'ho trovato delizioso!

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  9. Ciao Tessa!
    Bello questo post di chiacchiere, e belli i libri che hai citato.
    Anch'io ho amato alla follia "Molto forte, incredibilmente vicino", mi ha fatto talmente piangere che mi sono rifiutata di vedere il film per non rischiare di consumarmi (leggo che secondo te è ancora più commovente del libro...). Credo che questo libro abbia uno dei finali più belli e potenti che mi sia mai capitato di leggere.
    Un altro libro che mi ha fatto versare fiumi di lacrime (e anche il film che ne è stato tratto) è "Amabili resti" di Alce Sebold. E anche qui, un finale perfetto e potentissimo. Se ci penso mi viene, ancora adesso, la pelle d'oca.

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    1. PS Un'aggiunta che volevo scriverti già da un po': perché non aggiungi al blog la possibilità di seguirti via mail? Così si può essere sempre avvisati quando pubblichi un post, anche se non si ha fb (come me)...

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    2. Ciao Eva e grazie! io il film tratto da Molto forte...te lo consiglio lo stesso, forse non ha la potenza del libro ma è davvero ben fatto e recitato (e mi ha fatto commuovere parecchio). Devo assolutamente leggere Amabili resti, che in tanti hanno citato.
      In quanto al tasto "seguimi via mail", grazie della dritta, stasera provo a inserirlo, vediamo se ci riesco!

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  10. Io amo Margaret e adorato Non ti muovere...sono gusti e in questo siamo diverse, ma se tu mi vedessi piangere davanti ad un libro o ad un film ti accorgeresti che non sei sola :-P
    Un giorno e io prima di te...aspetta mi serve un fazzoletto...basta nominarli!!!!
    Il cacciatore di aquiloni mi è tanto piaciuto e un po' ho pianto, ma se poi dici Stand by me non posso trattenermi, perché la versione cinematografica è il cavallo di battaglia dei miei anni alle medie, nonché protagonista di bellissimi momenti condivisi con mio fratello.
    Foer e la Smith mi mancano dici che potrebbero piacermi? Li vorrei da tanto ma non mi decido.
    Ti lascio anch'io un titolo? Il rumore dei tuoi passi di Valentina D'Urbano, il mio libro del <3
    Baci baci

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    1. Eccomi, Cuore! Il rumore dei tuoi passi l'ho amato molto, ma non mi sono commossa, è stato più un pugno nello stomaco! Foer secondo me merita, la Smith è un classico americano, penso potrebbe piacerti!

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  11. Tra quelli citati ho letto solo "Molto forte incredibilmente vicino" e anche se mi è piaciuto abbastanza l'ho trovato meno toccante e commovente del film.
    Ho preferito la sintesi e l'efficacia della trasposizione cinematografica, ed è una cosa che succede molto di rado.

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    1. Sì, hai ragione, devo averlo scritto anche io da qualche parte, a me il libro, alla fine ha commosso, ma il film l'ho trovato davvero bello e tanto commovente (e quell'attore ragazzino, un mito! un'espressività pazzesca).

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