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Recensione: Borgo Propizio & E le stelle non stanno a guardare di Loredana Limone (Ediz. Guanda 2012, Salani 2014).


Durante le feste pasquali sono andata a Borgo Propizio ed è stato un viaggio molto divertente. 

Borgo Propizio è un borgo collinare nato dalla penna e dalla fantasia dell'autrice Loredana Limone, che ha raccontato vizi e virtù dei suoi abitanti in due romanzi: Borgo Propizio e E le stelle non stanno a guardare, ai quali presto si aggiungerà un nuovo capitolo.
Al di là della trama, molto semplice, i due romanzi colpiscono proprio per l'ambientazione e per i personaggi: vivaci, buffi, a volte un po' sopra le righe, descritti con tanta affettuosa ironia. Borgo Propizio ti rapisce fin dalle prime pagine col suo sapore di cose antiche e buone, le sue viuzze ed i suoi abitanti diventano subito famigliari, perché, in fondo, abbiamo tutti un nostro Borgo Propizio, un posto conosciuto, amato, da cui, in certi momenti della vita, abbiamo voluto scappare per poi ritornare. 
Il mio Borgo Propizio è un paese sulle colline pavesi dove ho trascorso tante estati della mia vita, dove c'era la casa dei nonni, dove affondavano le mie radici. 
Nei litigi, esilaranti, tra Mariolina e Marietta, sorelle brontolone che più diverse l'una dall'altra non si può immaginare, ho sentito l'eco dei battibecchi tra mia nonna e sua sorella, rimasta "signorina" e in perenne attesa del grande amore, nella latteria di Belinda e zia Letizia, ex negozio del ciabattino, triste e sfitto, luogo centrale della narrazione e motore della rinascita del borgo, ho ritrovato l'atmosfera delle botteghe di una volta, dove potevi comprare le cose più disparate, pagando magari a fine mese e "portando" a casa i pettegolezzi freschi di giornata. 

Tutti i "propiziesi" si lasciano conoscere e amare facilmente: ho già citato Marietta, Mariolina, Letizia e Belinda, ma c'è anche Ruggero, costruttore ruspante che "potrebbe costruire grattacieli se glieli commissionassero (o fare il poeta se sapesse coniugare i verbi)", Ornella, alla ricerca del proprio posto nel mondo, Claudia e Cesare, la pettegola Dora (perché la giornalaia pettegola non può mancare) e altri personaggi, dai nomi a volte improbabili, che si aggiungono al "cast" originale nel secondo capitolo di questa piccola saga, il sindaco Rondinella, il maresciallo-scrittore Saltalamacchia, l'assessore alla cultura Tranquillo Confort, che è tranquillo solo di nome e la misteriosa Antonia.

Tutti insieme concorrono a regalarci l'affresco senza tempo di un paese che sta compiendo il miracolo della rinascita: da borgo fantasma a posto vivo e vivace, sede di un "grande evento" per l'inaugurazione della biblioteca civica, guidato da un sindaco illuminato, che costruisce nuove case con criterio, senza mostri di cemento a rovinare il paesaggio, senza mazzette e nepotismi.
Borgo Propizio cresce, di romanzo in romanzo, mantenendo la sua atmosfera da fiaba, con il suo profumo d'infanzia, il gusto dolce di un bicchiere di latte e vaniglia in latteria e la certezza che l'incanto, per una volta, non finirà. 
Non ritroverò il paese deturpato, la piazza deserta, i negozi chiusi, le colline irriconoscibili per le speculazioni edilizie, le mie radici sradicate: a Borgo Propizio vinceranno i "buoni", ed è una certezza che, di questi tempi, scalda il cuore.
Una lettura leggera, che regala un sorriso e una ventata di allegria.  


Commenti

  1. Concordo con te su tutto! Ho adorato questi due romanzi e l'atmosfera che vi si respira!

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    1. Siii! è stato davvero come tuffarsi nel passato, una gita rinfrancante!

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  2. Ho appena inserito anche io la recensione di "Borgo Propizio", ho adorato ambientazione e personaggi. Non vedo l'ora di rituffarmi in questo splendido paesino con "E le stelle non stanno a guardare".

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    1. Ciao! passo subito a sbirciare la tua recensione! Fra pochissimo sarà disponibile anche la terza parte delle storie di Borgo Propizio. Una vera full immersion!

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  3. ho amato borgo propizio!! e spero di leggere presto "E le stelle non stanno a guardare"!

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