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Recensione: La donna dal taccuino rosso di Antoine Laurain (Ediz. Einaudi, 2015).


La ricevuta di una tintoria, "una molletta per capelli, una boccetta di profumo Habanita, qualche vecchia fotografia, una bottiglia di Evian da mezzo litro, un fermaglio con un fiore di stoffa azzurro, una penna a sfera Montblanc nera, un paio di dadi rossi, tre sassolini sicuramente raccolti in luoghi significativi, un romanzo di Patrick Modiano con dedica, un portachiavi dorato con incisi alcuni geroglifici, un accendino, una ricetta delle animelle di vitello strappata da una rivista femminile, un burrocacao, una bustina di Efferalgan, un taccuino rosso con annotata una lunga lista di "Ho paura..." e una di "Mi piace..." 

Quando Laurent, libraio parigino, trova una borsa da donna color malva abbandonata su un bidone dell'immondizia ha solo questi oggetti, labili indizi, per rintracciare la padrona della tracolla, evidentemente vittima di uno scippo.
Inizia da questa borsa e dagli oggetti comuni in essa contenuti, il viaggio di Laurent nella vita, a suo modo straordinaria, di Laure, la donna dal taccuino rosso. 
La ricerca, ambientata nelle strade di una Parigi romantica e senza tempo, tra richiami letterari, vestiti, gatti e "agguati" al parco al premio Nobel Patrick Modiano, porta il libraio, novello investigatore, a ricomporre l'immagine di una donna, Laure appunto, che lo intriga con il suo gusto semplice e classico, come il profumo Habanita che indossa, e con il passato, silenzioso e vagamente malinconico, raccontato dalle foto e dai pensieri che custodisce in borsa.
Laurent si insinua timidamente nella vita di un'ignara Laure e poi, insicuro e discreto, fa un passo indietro; a quel punto sarà lei, Laure, con l'aiuto di un "cupido" particolare, a cercare il libraio e....
Leggetelo, questo breve racconto, e scoprite, capitolo dopo capitolo, oggetto dopo oggetto, le vite dei due protagonisti. Sarà una bella scoperta, che vi metterà di buon umore, perché questo romanzo (che io, leggendo la trama, avevo sottovalutato) è veramente accattivante e molto elegante: poche pagine, non una parola di troppo per un sentimento raccontato sottovoce, con una delicatezza tutta francese.

Genere: cosa dicono di noi gli oggetti che portiamo in borsa? favola romantica.
Pagine: 164.
Voto: 
                                         
                                                       
                                                       

ps) dopo aver letto il libro..andrete a controllare il contenuto delle vostre borse! (il risultato della ricerca potrebbe essere imbarazzante, come nel mio caso) e noterete che la donna in copertina indossa un vestito "sbagliato". Leggere per credere!



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